Terra di Idee annuncia la presentazione nei prossimi giorni di una bozza di regolamento da discutere nelle commissioni consiliari competenti (Ambiente e Regolamenti), a difesa del verde comunale a Marcianise. La bozza prevede una equiparazione del verde sia pubblico che privato considerato come “bene comune”. Si tratta – spiegano i promotori dell’iniziativa – di spazi fondamentali per la città, assi fondanti della qualità del vivere urbano. Gli spazi verdi dovranno integrarsi in un unico sistema che include i giardini, gli orti, gli spazi agricoli, il verde pubblico lungo le strade e dentro i parchi, il verde nelle scuole. Il verde urbano dovrà assumere il valore di bene da tutelare, svolgendo funzioni climatico-ecologiche, urbanistiche e sociali e rivestendo un ruolo di educazione ambientale e di miglioramento della qualità urbana. Il regolamento dovrà promuovere la natura affinché entri sempre più in città e che sia sempre più tutelata anche la biodiversità urbana.
Quanto alla tutela degli alberi, in particolare per gli interventi di cura e manutenzione, sarà sottolineato il principio che le potature, che devono essere considerate come azioni straordinarie, dovranno essere limitate all’asportazione di un 20% massimo di superficie fogliare, rispettando la ramificazione naturale dell’albero. Assolutamente vietati gli interventi di capitozzatura (taglio indiscriminato di branche dell’albero che ne rimuove il 50-100% della chioma), pratica arcaica che provoca ingenti danni alla salute agli alberi.
La potatura degli alberi sul territorio del Comune dovrà essere effettuata tenendo conto del periodo riproduttivo e di nidificazione degli uccelli autoctoni e migratori ed è in generale esclusa nel periodo che va dall’1 marzo al 30 settembre, salvo che per interventi urgenti volti alla tutela dell’incolumità pubblica. In nessun caso (eccetto quando si verifichino condizioni di pericolosità delle piante) si potrà procedere con la potatura di alberi su cui sono presenti nidi di uccelli o tane di piccoli mammiferi o “che siano utilizzati in modo accertato come dormitorio o posatoio da specie rare o di pregio”. Per le siepi e le aiuole si privilegia la piantumazione di specie autoctone e in particolare di quelle piante che producono bacche, favorendo così la presenza di avifauna. Anche gli alberi in giardini privati dovranno sottostare alle stesse disposizioni. Il regolamento, inoltre, onde favorire la cura dei giardini privati dovrà prevedere agevolazioni e facilitazioni per lo smaltimento dei residui da potatura.