Come l’imperatore Augusto in questa giornata ( feriae Augusti) solea concedersi il meritato riposo, io regalo un po’ di frescura ai miei piedi in una piscina naturale d’acqua ghiacciata e porgo i miei affettuosi auguri a tutti voi: a chi è in vacanza, a coloro che non ne hanno avuto la possibilità economica e schiattano di caldo e solitudine in città perché manca un’estate culturale, a quanti sono ricoverati in ospedale, ai tanti che son lontani dai loro affetti più cari, a colui che tocca lavorare per turnazione e a chi non ha mai avuto ferie in vita sua. A voi, dunque, che date un valore prettamente laico a questa giornata, auguro di vivere questa festività come più vi
aggrada: una passeggiata a mare, una visita ai musei , un ‘abbuffata tra amici, qualche ora di sonno in più, una piacevole chiacchierata con chi amate, un sorriso in più e una speranza più viva. Son più che certo la maggior parte di voi sceglierà il ricco e variegato pranzo di Ferragosto con amici o parenti, perciò vi riporto le specialità delle diverse cucine regionali per trarne qualche utile suggerimento. In cima alla lista c’è il piccione arrostito, un’usanza nata in Toscana e che oggi resiste solo in alcune parti d’Italia. A Roma è preferito il pollo in umido coi peperoni, preceduto dalle fettuccine ai fegatelli e seguito dal cocomero ben freddo. In Sicilia, il piatto tradizionale del pranzo di Ferragosto è il tipico gelo di melone, decorato con foglie di limone e fiori di gelsomino. Nel giorno in cui tutto è concesso, sulle tavole campane non possono mancare gli zitoni di Ferragosto, tipici della Costiera Amalfitana mentre nella verdeggiante Umbria è tempo di gnocchi al sugo d’oca, un piatto legato alla mietitura. Quando i contadini si aiutavano reciprocamente per alleggerire il lavoro dei campi, le massaie preparavano un ricco ragù con la carne delle oche con cui condire gli gnocchi fatti in casa. E se in Puglia è tempo di galletto ripieno con farcia a base d’uova, salame, pepe, prezzemolo, aglio a pezzi e formaggio, non possono mancare la caponata di melanzane siciliana, le frittole di maiale calabresi, il coniglio all’ischitana tipico dell’Isola del Golfo di Napoli, le lumache di Belluno. Sull’Appennino tosco-emiliano, infine, per Ferragosto è costumanza sfornare e consumare piccole ciambelle, dolci all’anice variamente confezionati, come il Biscotto di mezz’agosto. C’è anche chi, però, si terrà lontano del tutto o in parte dai banchetti per vivere il valore religioso di questa giornata e prendere parte ai diversi riti liturgici. Per i cattolici, infine, questa festa che anticamente cadeva il primo agosto, ha soprattutto un significato religioso perché coincide con il giorno liturgico dell’Assunzione di Maria. Comunque, laici o cattolici che voi siate, auguri a tutti di star bene e che i che i giorni a seguire siano ricchi di novità e soddisfazioni.