Bollette scadute, interviene l’Agcom: indicare la data di spedizione per accertare le responsabilità

Sono state numerose le segnalazioni inviate all’Autorità da parte di utenti e Sindaci che lamentavano ritardi nella consegna della corrispondenza ed in particolare proprio delle fatture/bollette da parte degli operatori postali, con evidenti conseguenze negative per i cittadini: interessi di mora per ritardato pagamento fino all’ interruzione del servizio per mancato pagamento.
Negli ultimi mesi, inoltre, si sono verificati numerosi casi di dispersione/distruzione di invii postali affidati al fornitore del servizio universale e ad altri operatori postali che hanno determinato l’avvio di procedimenti sanzionatori da parte dell’Autorità. Sulla base della documentazione e degli approfondimenti condotti ed in base a quanto emerso nell’ambito delle due riunioni del tavolo tecnico, anche a seguito delle osservazioni trasmesse dagli operatori, sentite le Associazioni dei Consumatori, è stato quindi possibile valutare le ipotesi di soluzione sottoposte all’attenzione dell’Autorità, ed elaborare una proposta finale, da sottoporre alla consultazione pubblica, sulle modalità tecniche e operative che il servizio postale deve osservare per assicurare la certezza della data di spedizione delle fatture agli utenti da parte dei gestori di servizi di pubblica utilità. L’Autorità ritiene che la soluzione preferibile consiste nell’apposizione da parte dell’operatore postale della data di spedizione (accettazione/ingresso nella propria rete, con l’indicazione
“spedita il xx/xx/xxx) sulla busta contenente la bolletta/fattura nel momento in cui riceve la corrispondenza da inviare al recapito. A fine settembre scadono i termini per la consultazione pubblica, poi da Agcom la palla passerà al ministero dello Sviluppo Economico che dovrà adottare il regolamento e renderlo operativo.

Tratto dal seguente documento di consultazione pubblica del 25 luglio scorso: Agcom obbligo data spedizione