Pochi minuti fa 14 consiglieri comunali ( Alberto Abbate, Filippo Fecondo, Telia Frattolillo, Pasquale Pero del Pd, Danila Trombetta, Giuseppe Tartaglione, Tommaso Acconcia di Fratelli d’Italia, Domenico Amarando e Giuseppe Zibideo di Ncd , Ciro Foglia di CambiAmo Marcianise, Maria Delle Curti di “Per Marcianise e gli indipendenti Gianbattista Valentino, Filomena Letizia e Antimo Ferraro) hanno rassegnato le dimissioni dal notaio determinando lo scioglimento anticipato del consiglio comunale. A nulla è valso il tentativo in extremis del sindaco per indurre qualcuno dei firmatari a ritornare sui suoi passi: le sue dimissioni a poche ore dalla fine certa dell’amministrazione comunale. A cose ormai fatte, ci chiediamo :” Chi sono i vincitori e i vinti di questa ingarbugliata telenovela giunta all’epilogo? A parte il Pd, cui bisogna dare atto di aver per primo intrapreso l’iniziativa della sfiducia, certamente ne esce vincitore anche Antonio Tartaglione, che come in una fiaba, si sveglia dal letargo, impugna il coltello della sfiducia passatogli dai Democratici e Fratelli d’Italia, sferra il colpo di grazia all’Orco ed oggi è un leader di degno rilievo del centrodestra, ma se vogliamo anche del centrosinistra in considerazione del feeling tra Renzi e Alfano. In arrivo una candidatura a sindaco per l’ex primo cittadino di Ncd? Staremo a vedere! Di certo quanto è accaduto non è per nulla casuale, ma rientra in progetto politico ben congegnato e articolato dopo una serie di incontri e trattative, cui hanno partecipato i protagonisti locali e i leader regionali. Abbastanza soddisfatti possono ritenersi anche i Fratelli d’Italia di Gerardo Trombetta, che sempre in clima fiabesco si sono dapprima ravveduti sulle nefandezze commesse dall’Orco e poi indicato all’amorevole duetto Pd-Ncd il luogo ove compiere l’assalto finale. Ne escono maluccio gli zinziani che, accusati di favorire il mostro sotto e sopra il banco, avrebbero preso parte alla resa dei conti solo con la garanzia dell’uccisione. E va da sé poi, che Pd e company non hanno insistito più di tanto sul loro supporto, avendo la possibilità di far fuori con un solo colpo l’Orco, Mimì Zinzi e il centrodestra. A questo punto, non sarà affatto facile per gli zinziani motivare il loro tecnicismo politichese dinanzi agli elettori e non. Passando dal faceto al serio, ma davvero De Angelis ha rappresentato l’Orco nel surreale scenario politico degli ultimi anni? Assolutamente no, a nostro modesto parere, però a scanso di equivoci precisiamo il nostro pensiero : il sindaco ha fallito due volte, sia per i tanti ritardi , disservizi, avvicendamenti assessoriali, sia per il suo capriccio ad andare avanti a tutti costi senza minimamente tener conto dei danni arrecati alla città, ma non è l’unico responsabile dell’impasse politico-amministrativo sofferto da Marcianise negli ultimi 2 anni. Con lui, o forse più di lui, hanno toccato il fondo una certa politica malata, più avvezza a raccontare e rappresentare fiabe nella migliore delle ipotesi perché in più occasioni si è trattato di una vera e propria farsa, piuttosto che al dibattito, confronto, proposta ed una classe politica per larga parte intenta a non scollarsi dalle poltrone invece che all’esercizio del ruolo affidatogli dagli elettori. A noi non resta altro che augurare a Marcianise di rialzare la testa, rimboccarsi le maniche e recuperare il tempo perduto. Ciò avverrà senz’altro, se avremo politici che hanno unicamente da spendere un po’ di tempo, entusiasmo, idee per la collettività, e nello stesso tempo cittadini che attivamente partecipano alla vita e alle scelte dell’amministrazione comunale. In altri termini, da semplici cittadini , associazioni, sodalizi e gruppi vari dobbiamo per sempre abbandonare l’idea che a un qualsiasi mandato politico corrisponda una delega in bianco, ma confrontarsi, proporre e anche contestare quando sono in gioco i diritti delle persone e la qualità della vita. Ad accelerare la defenestrazione di De Angelis, è stata l’improvvisa quanto rovente presa di posizione di Antonio Tartaglione dopo che era saltata l’ultima riunione del consiglio comunale per l’assenza della maggioranza. L’ex sindaco aveva dichiarato: “Non sappiamo in nome e per conto di chi il Sindaco De Angelis in un irreale comunicato stampa abbia parlato di gruppi di maggioranza. Qual è la sua maggioranza? Il Sindaco non ha più una maggioranza numerica e sicuramente non ha più una maggioranza politica su cui contare. Certamente siamo noi però a scrivere per conto del Nuovo Centrodestra; il gruppo consiliare e gli assessori NCD avevano deciso con convinzione di disertare il Consiglio Comunale di ieri sera e sicuramente non per le sterili argomentazioni che il Sindaco cerca di addurre a mo’ di scusante per la mancanza dei suoi numeri. Questa decisione per una chiara, palese e ormai duratura contrarietà all’andamento che il Sindaco sta dando a questa amministrazione. Da tempo e poi al Consiglio comunale sul bilancio abbiamo ribadito che la nostra non era una fiducia incondizionata al Sindaco. Non ci convince per niente la sua condotta e la sua presa sui tanti problemi della città. Per due anni abbiamo assecondato sue palesi scivolate, lo abbiamo fatto, forse sbagliando, però sempre sperando in una decisa inversione di rotta che ancora oggi stenta a vedersi anche lontanamente; nessuna svolta, il solito tirare a campare e la solita sordità nei confronti dei partiti che lo hanno candidato e poi fatto eleggere che con responsabilità fornivano proposte e spunti per soluzioni, sempre inascoltati. Abbiamo richiesto ancora una volta questa svolta al consiglio sul bilancio, bilancio che abbiamo approvato per rispetto delle istituzioni e soprattutto per evitare maggiori problemi alle casse pubbliche che sarebbero scaturiti dalla mancata approvazione. Il Sindaco però continua sulla sua, errata, strada; se possibile negli ultimi mesi anche peggiorando. E’ incurante dei problemi che lo attanagliano, è schiavo di chi si ostina a tenere intorno come suo mentore, poi puntualmente assente al momento del bisogno, è oggi anche incapace di tenere un Consiglio Comunale perché privo anche dei numeri. Non sappiamo perché e per quali lusinghe il Sindaco si ostini a voler andar avanti, avrebbe decisamente più motivi per fare l’opposto; eppure ha dimostrato di avere le dimissioni ‘facili’, per poi dimostrare anche di venir meno alle sue stesse parole e promesse, ritirandole. Dire ancora oggi di parlare per conto di una ‘maggioranza’ crediamo rappresenti anche uno schiaffo alla buona fede di chi ai limiti della sopportazione ha cercato di attendere un suo ravvedimento e che iniziasse ad amministrare. Non sappiamo in nome di quali gruppi di maggioranza lui parli ma di certo non potrà sottrarre al Nuovo Centrodestra la legittimità di criticare la sua andatura di capo dell’amministrazione e la sua indifferenza nei confronti di tanti problemi irrisolti e di altri mai affrontati. Da qui un nostro lungo silenzio a dimostrare la nostra serietà e correttezza; avremmo potuto dar vita a decine e decine di comunicati di distanza, invece no, abbiamo sempre preferito agire con discrezione e con una profonda speranza di cambiamento. A tutto però c’è un limite, da qui l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri nell’ultimo consiglio comunale, da qui la decisione di non partecipare a quello di ieri sera; da qui soprattutto l’invito al primo cittadino di fare una volta per tutte la più ampia e matura riflessione sulla sua esperienza di Sindaco. Oggi oltre alle idee scarseggiano anche i numeri, come avvenuto da ultimo anche alla conferenza dei capigruppo che in maniera legittima hanno convocato il Consiglio. Tragga le sue conclusioni, rifletta, decida con chi andare avanti nei suoi propositi. L’amico Tonino De Angelis prenda atto che la sua maggioranza non c’è più per cui mi aspetto un atto di coraggio che è anche di dignità, siamo stanchi di essere costretti a patire le responsabilità di un operato che è tanto distante dalla realtà. Il suo esame sia veramente completo e coscienzioso”. Alle dure parole di Tartaglione era poi seguite nella mattinata di venerdì 23 ottobre, le dimissioni dell’ Assessore all’Ambiente in quota Ncd, Domenico Iuliano con la seguente nota indirizzata al sindaco: “Le ultime vicende politiche non consentono più di portare avanti in modo proficuo il lavoro intrapreso nell’ambito delle deleghe assessoriali a me conferite. Confermando ancora una volta la mia stima e l’affetto nei tuoi riguardi, nonché il ringraziamento per la nomina di cui hai voluto onorarmi su indicazione del gruppo Ncd, rassegno con effetto immediato le dimissioni irrevocabili dalla carica di Assessore. Ringrazio altresì il mio gruppo politico di riferimento per aver riposto in me la fiducia per questo importante incarico; ringrazio in particolare il gruppo consiliare di Nuovo Centrodestra, il coordinatore e gli attivisti del partito per avermi concesso la possibilità di lavorare nell’amministrazione del mio paese, per il quale mi sono speso sin dal primo giorno con profonda passione e tanto impegno. Anche questa decisione si inserisce nel solco della responsabilità che ha sempre contraddistinto il mio operato e spero possa a sua volta suscitarne ed innescarne altre per il bene di Marcianise”. Lsa querelle a distanza s’era conclusa con un’altra nota stampa del Coordinatore Nuovo Centrodestra Marcianise, Antonio Tartaglione: “In modo consequenziale a quanto espresso anche a mezzo stampa qualche giorno fa confermo la mia distanza politica dal sindaco De Angelis. Il mio era stato un invito all’amico prima ancora che al primo cittadino a fare “la più ampia e matura riflessione’ sul suo mandato. L’intento era quello di evitare ulteriori polemiche, altre dimissioni, altro sterile parlare. Mi muoveva la convinzione di far riflettere e riuscire a ottenere dal Sindaco un atto di coraggio che a salvaguardia anche della sua dignità avesse dato una svolta alle sorti della nostra città. Resto inascoltato, con invece l’acuirsi dell’inevitabile stillicidio di chiacchiericcio e polemiche che per nulla aiutano la città e per nulla interessano ai cittadini. Mi aspettavo dignità e coraggio e invece ancora oggi registriamo instancabili tentativi del sindaco a lavorare sodo, ma solo finalizzati al ritorno dei numeri, i suoi numeri politici. Non posso allora che rivolgermi anche a tutte le forze politiche della città presenti in Consiglio Comunale a condividere azioni anche drastiche per porre fine a questa agonia. Mi rivolgo ai consiglieri NCD ma all’intero Consiglio Comunale. Mi rivolgo ai gruppi di opposizione ‘CambiAmo Marcianise’, ‘per Forza Italia’, ‘PartitoDemocratico’, ‘Fratelli d’Italia’, ‘per Marcianise’ così come ai gruppi di maggioranza ‘SCI’, ‘Grande Sud’, ‘Forza Italia’, ‘Indipendenti’ e agli indipendenti di entrambi gli schieramenti. L’invito è ai consiglieri, affinché sia svolto appieno il loro ruolo di istituzioni e perché si mettano in campo le soluzioni più accorte perché ci sia una auspicata svolta. Chi del mio gruppo politico approva in pieno le mie idee è pronto a sottoscrivere e lavorare a una mozione di sfiducia al Sindaco da presentare in Consiglio Comunale; scelta questa che avremmo volentieri evitato e appunto a questo serviva l’appello dell’altro giorno. In tal senso non ci saranno differenze alcune tra consiglieri e gruppi consiliari; chi accoglierà questo invito avrà contribuito a una svolta per la città, quale che sia il suo partito. Chi invece non dovesse accoglierlo, quale che sia il suo partito, sarà responsabile per non aver agito. Ai cittadini poi il compito di giudicare.”