Al fine di accontentare la mia attrazione erotica per la bilancia ed evitare l’imminente trasformazione da bidone di pomodoro in sofà 4×4, ieri pomeriggio mi son recato in un noto centro commerciale per acquistare una pesapersone e delle scarpette per la palestra.
Arrivo, “porcheggio” (guidare e ancor più posteggiare l’auto non sono il mio forte) e subito mi tuffo in un negozio sportivo ove riesco a trovare le scarpe che fanno al mio caso. Esco ed immediatamente mi indirizzo verso un’attività commerciale che vende bilance. Entro e, dopo averne guardate, riguardate, ammirate e stirate una decina, ne scelgo una interamente in vetro trasparente.
Felicissimo, decido che occorre festeggiare con un buon caffè e così all’uscita, dopo aver intrattenuto due chiacchiere con la guardia giurata in ansia per possibili attentati, mi avvicino alla macchina del caffè. Premo il tasto del caffè espresso e scopro in questi miei primi 42 anni di vita che il costo è lo stesso di un caffè del bar perché trattasi di nota marca italiana. Il mio amico cerca di dissuadermi, proponendomi quello del bar ma io, che son arcinoto per la mia testaccia da mulo, non desisto. Assaggio il caffè e mi rendo conto che l’orzo al suo posto è un vero signore, acqua calda nerastra: che schifo!
Quanto basta per rovinarmi la giornata e farmi sprofondare nell’angoscia. Fortunatamente, ho tra le mani le scarpette per riacquistare le sembianze umane e soprattutto Lei, la mia unica e insostituibile bilancia con cui mi incontrerò e farò l’amore al mattino, poco prima e dopo ogni pasto.