Recale, errori nella TARI: il PD chiede risposte

RECALE. Sono passate ormai diverse settimane da quando la sezione del PD di Recale ha denunciato di aver riscontrato numerosi errori nel calcolo del costo del servizio di raccolta rifiuti per gli anni 2018 e 2019. Errori che, secondo i Democratici, avrebbero costretto i cittadini a pagare bollette TARI più alte di quanto realmente dovuto. «Purtroppo – denuncia il segretario PD Michele Lasco – ai nostri rilievi circostanziati l’amministrazione del sindaco Raffaele Porfidia non ha dato nessuna risposta, tranne una rassicurazione, altezzosa quanto generica, sulla correttezza dei conti. Dal momento che continuiamo a pensare che la matematica non sia un’opinione, e che i conti vadano sempre verificati, abbiamo deciso di pubblicare sui social e sul nostro sito tutti gli errori individuati, illustrandoli uno per volta quanto più chiaramente possibile. Per cominciare abbiamo scelto quello più facile ed immediato da individuare: l’inversione di segno del contributo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. La legge 31/2008 prevede che il Ministero debba versare la TARI per gli istituti scolastici con uno stanziamento annuale commisurato al numero di alunni che frequentano le nostre scuole: questo stanziamento ammonta a 3.716 euro sia per il 2018 che per il 2019. Non c’è dubbio che questo contributo sia un’entrata e che, quindi, vada scritto con il segno meno e scalato dal costo totale. Ma, se ci si prende la briga di spulciare i fogli di calcolo, si scopre che, mentre nei piani finanziari nel 2018 la cifra è stata correttamente sottratta, nel 2019 il segno meno è sparito, nonostante fosse specificato “a dedurre”. Ciò ha comportato che quella cifra, da entrata qual era, è diventata inopinatamente una spesa, caricando sul totale dei costi ben 7.432 euro in più. Prima che qualche zelante patrocinatore muova obiezioni, è bene rammentare che un’entrata trasformata in costo fa aumentare la somma finale del doppio del proprio valore. La nostra speranza – conclude Lasco – è che la divulgazione degli svarioni possa stimolare una risposta sensata alle nostre segnalazioni e, soprattutto, induca il sindaco Porfidia a ragionare sui possibili rimedi, a tutto vantaggio dei cittadini di Recale».

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