Non c’è solo una Terra dei Fuochi, quella campana, balzata alle cronache per la devastazione di ciò che un tempo era felix e che oggi è oggetto di sversamenti di rifiuti industriali, roghi, abbandono. Ce ne sono mille in ogni regione d’Italia, ognuna con la sua specifica criticità. Dalla Val di Susa alla Sicilia, però, è uno soltanto il modello economico che replica all’infinito le Terre dei Fuochi fagocitando diritti e vite: un paradigma di sviluppo incapace di futuro, basato sul profitto a tutti i costi, mafie, pezzi di Stato deviati e soprattutto sui delitti d’impresa.
Eppure, per ogni regione, è possibile individuare una reazione uguale e contraria fatta di cittadini che resistono alle tragedie causate da un ambiente malato: gente che si organizza, elabora proposte alternative, protesta con forza e dice NO. Sono le comunità che non si riconoscono nel “sistema” o che dal sistema sono state private di tutto.
“Cercate l’antica madre”, scritto da attivisti in terra dei fuochi, è il racconto personale, profondamente umano, di queste donne e uomini “di troppo” che un giorno si trovarono a dover vivere diversamente e che presero a combattere per amore dei propri cari e della propria terra.
Il libro si fregia di due prefazioni d’eccezione scritte da Amalia De Simone (giornalista del Corriere della Sera e Cavaliere della Repubblica) e da Marco Armiero (storico dell’ambiente e direttore del Environmental Humanities Laboratory del Royal Institute of Technology di Stoccolma).
(Fonte “NelPaese.it” quotidiano on line della cooperazione sociale, edito da Legacoopsociali, Direttore Responsabile, Giuseppe Manzo)