Abbiamo intenzione di portare avanti una “rivoluzione della normalità” nella nostra Marcianise. In un’intervista esordisce così Alessandro Tartaglione, ex assessore comunale alla cultura e promotore della lista civica “Marcianise Terra di Idee” a sostegno del candidato sindaco Antonello Velardi. Giornalista (direttore del giornale on line Caffè Procope) e presidente della gloriosa palestra di pugilato Excelsior Boxe Marcianise, Tartaglione ha alle spalle una lunga esperienza sia nell’associazionismo (è stato presidente dell’Agorà), che nella politica.
Che cosa intende per “rivoluzione della normalità”?
Marcianise è una città incompiuta. Manca di spazi pubblici funzionanti per i bambini e le famiglie, manca di adeguati impianti sportivi, manca di luoghi dedicati alla fruizione della cultura come ad esempio un teatro o un auditorium. Stiamo parlando di cose che è possibile trovare anche in minuscoli e sperduti paesini italiani e che, però, non sono presenti o non funzionano nella nostra città. Noi puntiamo a “normalizzare” una situazione anomala e per questo motivo parliamo di “rivoluzione della normalità”. Lo stesso concetto lo utilizziamo anche per ciò che riguarda il funzionamento dei servizi, dalla manutenzione delle strade a quello del verde pubblico, così come la riorganizzazione degli uffici comunali e di servizi essenziali dedicati alle persone e alle imprese.
Perché “Terra di Idee”?
Tre anni fa, io e un po’ di persone, provenienti dal mondo della politica, dell’associazionismo e del lavoro, decidemmo di mettere in piedi un’esperienza di cittadinanza attiva che si occupasse di questi temi. Il nostro obiettivo era, e rimane, quello di creare sinergie tra coloro i quali si sono resi protagonisti di esperienze positive e di successo in città. Abbiamo sviluppato proposte ed organizzato iniziative. Infine abbiamo avviato una serie di laboratori su: mobilità urbana, efficienza e razionalizzazione della macchina comunale, azioni di sostegno ai disabili e alle loro famiglie, sviluppo produttivo del territorio, sviluppo del commercio e del turismo culturale, valorizzazione della storia, delle tradizioni e dell’arte cittadina, bonifiche ambientali e sviluppo sostenibile. Alla base della nostra azione c’è la convinzione che ci sono “idee” per la risoluzione di problematiche cittadine che si possono realizzare in maniera concreta attraverso le energie interne alla città stessa.
Su cosa verte il vostro programma amministrativo?
Non siamo tuttologi e ci concentreremo solo sulle cose di cui abbiamo piena contezza e sulle quali abbiamo la possibilità di dare un contributo in termini di competenze. Siamo sensibili alle questioni ambientali e ai temi della legalità. Inoltre, riteniamo utile per la città venire incontro ad una richiesta crescente di azioni volte alla vivibilità urbana e al bisogno di spazi sociali e culturali.
Che cosa intende per temi inerenti la legalità?
Riconosciamo apertamente il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura che negli ultimi 10 anni si sono resi protagonisti della più grande opera di bonifica in termini di repressione della criminalità che la storia cittadina ricordi. Questa imponente operazione di legalità, che punta ad estirpare definitivamente il “cancro camorra”, va incoraggiata al fine di incidere anche nella cosiddetta “zona grigia” fatta di personaggi che hanno costruito le loro fortune legando il proprio successo al potere criminale ed alla illegalità.
Qual è il profilo dei candidati?
Abbiamo lavorato alacremente ed ostinatamente su candidature con vario profilo che hanno come comune denominatore la passione sviscerata per la nostra città. Manager, stimati professionisti, ricercatori, ma anche commercianti, operai, insegnanti, studenti, operatori sociali e della cultura. Ognuno in grado di portare un’esperienza significativa, utile per la risoluzione delle problematiche cittadine.
Perché avete deciso di sostenere il candidato sindaco Antonello Velardi?
Dopo tre amministrazioni terminate anzitempo, Marcianise necessita di essere guidata da una coalizione omogenea dotata di un progetto che vada nella direzione del rinnovamento della politica e degli uomini. Bisogna prendere atto del fallimento della classe dirigente locale e costruire sin da ora una strada nuova. Una rinnovata via che punti sulle energie positive e superi definitivamente la riproposizione di personaggi usurati che dovrebbero, al contrario, accompagnare e sostenere un serio processo di rinnovamento. Questa competizione elettorale deve porre le basi per un forte ricambio delle classi dirigenti nella politica. Non è solo una questione generazionale, ma anche di formazione di nuovi amministratori capaci di affrontare le tante emergenze che vive la nostra città. Velardi si è mosso in sintonia con queste nostre idee e noi riteniamo sia la persona giusta per portare avanti queste istanze.