Caro Michele, ho accettato con piacere il tuo invito ad esprimere un pensiero sulla “città che vorrei”, anche se toglierei il condizionale per esprimere un mio pensiero al presente “voglio”, perché il vorrei mi sa tanto di un qualcosa che si rincorre sempre con la speranza che posso realizzarsi.
Da cittadino che opera molto nel sociale, osservo una città poco attiva e partecipe alla vita pubblica e molto incline al favoritismo ed ai personalismi. Cittadini partecipi e consapevoli, sono cittadini che hanno a cuore, in un dibattito allargato, il bene comune ed hanno anche maggiore informazione per conferire la delega a chi poi ha la responsabilità del governo della nostra Marcianise. La tua rubrica “la Marcianise che vorrei” è un’ottima iniziativa per far esprimere, a chi lo vuole, la propria idea di città ideale, cosa che io vedrei tutto l’anno e non solo a ridosso della campagna elettorale.
A proposito di campagna elettorale, voglio che la nuova amministrazione, superi gli steccati ideologici e con compattezza e coesione diventi un amministrazione del fare, con un confronto costante e continuo con il territorio affinché si possa orientare l’azione di governo verso obiettivi richiesti dai cittadini e non con programmi annunciati e mai realizzati. Abbiamo bisogno di una macchina amministrativa efficiente e funzionale che guardi ad uno sviluppo sano del territorio con dirigenti non politicizzati ma tecnici capaci di progettare innovazioni e attrarre risorse europee, in modo da sviluppare nuove opportunità capaci di attirare imprenditori etici per impedire anche la migrazioni di tanti giovani, menti eccellenti che sono la vera cura contro il degrado sociale e la cultura del favoritismo.
Progettiamo luoghi di cultura e grandi attrattori culturali, la nostra città, ormai non più un paese ha bisogno di confronto con nuove culture, nuove idee che arricchiscono l’intera comunità.
Pensiamo al terzo settore, non più come semplice organizzazione volontariato, ma come motore di rilancio di un’economia sana e che fa da apripista a tutti gli altri settori, produttivi, commerciali e di servizi.
Voglio pensare ancora ad un centro della città, vivo, di aggregazione e pedonalizzato, per dare spazio alla mobilità alternativa (bici e mezzi elettrici) e luogo di shopping con botteghe artigianali e negozi di vicinato.
Ed infine più verde con la valorizzazione permanente degli spazi pubblici esistenti.
Ecco questa è la città che voglio e non che vorrei.
Un caro saluto
Domenico Moriello
Inviatemi i vostri propositi alla sezione La tua voce per Marcianise del mio blog www.micheleraucci.it
P. S: Patti chiari amicizia lunga: no tassativo ad offese, polemiche, autocelebrazioni e proclami dal sapore squisitamente elettorale, saranno automaticamente cestinati.