La campagna elettorale è una delle più belle, vive e colorate feste di democrazia coi bei faccioni sorridenti e i vestiti domenicali dei candidati sui tabelloni elettorali e sui balconi. I comitati brulicano di persone interessate più o meno spontaneamente alle sorti del candidato, abbondano gli slogan stantii con il “libro dei sogni”, sempre presenti caseggiato e comizi, così come gli accesi dibattiti in strada tra i candidati di liste avversarie. C’è un clima di frenesia popolare che entusiasma e rivitalizza la città. Quest’anno le normative anti covid, il timore di una seconda ondata,le preoccupazioni economiche hanno affievolito l’euforia generale e la partecipazione, consegnandoci una campagna elettorale un po’ sotto tono. E’ un piccolo smacco per chi ha trasformato questa campagna elettorale in una chiamata alle armi degli uni contro gli altri per la resa dei conti, dal momento che ha più difficoltà a coinvolgere gli elettori e resta l’incognita dell’affluenza alle urne. Per Marcianise poco importa quanti andranno a votare e chi dei “belligeranti” sarà maggiormente penalizzato dall’astensione, perché la vittoria dell’uno piuttosto dell’altro, senza un minimo di idea di città e di progettualità, determinerebbe unicamente l’incremento della cappa di risentimento e tensione che avvolge in modo asfissiante la città da diversi anni. I marcianisani non ne possono più, desiderano solo serietà ,serenità, normalità e una classe politica che lavori per la comunità, invece, che darsi al suo hobby preferito : litigi, inciuci e avanspettacolo. In questo mese di campagna elettorale ho avuto la possibilità di dare uno sguardo alle liste, di leggere i programmi e, soprattutto, di valutare la bontà e fattibilità delle proposte in campo per le amministrative di domenica e lunedì prossimi Tra tutte, a mio parere, quella di Alessandro Tartaglione è l’unica che possa accompagnare la città verso un generale e profondo cambiamento perché poggia su un progetto civico che viene da lontano, in cui si riconoscono il mondo dell’associazionismo, Articolo Uno, la parte storica degli attivisti Meetup Cinquestelle, le diverse categorie produttive e professionali locali per una Marcianise che spazia dal recupero della tradizione, della memoria, del senso di comunità e di appartenenza allo sviluppo sostenibile del territorio passando per la difesa dei più deboli, di chi non ha mai voce. Alessandro Tartaglione conosce la macchina amministrativa e ha preferito agli sponsor politici, ai professionisti del cambio di casacca, ai grandi portatori di voti pronti all’incasso in caso di vittoria, una squadra di tante persone fresche, entusiaste, capaci. La Marcianise di Alessandro riappacifica la città, lascia a casa i soliti noti e dà la possibilità a tanti volti nuovi di affacciarsi alla politica.
Molte certezze, in questo commento.
Dubbi nessuno?