MARCIANISE: “MENECMI-DUE GEMELLI MARCIANISANI” MANDA IN VISIBILIO L’ARISTON   

E’ andata in scena , ieri sera, al teatro Ariston, l’esilarante opera “Menecmi”, per la regia di Gregorio Corrado. E’ una commedia degli equivoci di Plauto, riscritta ” in chiave marcianisana” che prende il via dallo smarrimento, da parte di un mercante, di uno dei due figli gemelli, Menecmo, al mercato di Pompei. Sopraffatto dal dolore il mercante torna a casa e decide di cambiare nome a Sosicle il gemello rimasto a casa chiamandolo appunto Menecmo . Dopo tanti anni, Menecmo, il figlio disperso ritorna a Marcianisum alla ricerca della sua famiglia. Da qui una serie di equivoci che hanno regalato ore di sano divertimento agli spettatori. Azzeccate le scelte del regista nell’affidamento dei ruoli ed il cast si è distinto per spontaneità e verve interpretativa non comune. Ha particolarmente brillato Cornelio Piscitelli in Menecmo per la grande padronanza della scena, l’eccezionale gestualità, il linguaggio di intensa e contagiosa comicità, il feeling che ha creato col pubblico. Un vero mattatore, capace di colmare ogni eventuale lacuna. Hanno fatto presa il pathos e l’estro di Angelo Anemola in Messenio, un attore che è abituato a calcare le tavole del palcoscenico sempre con grande professionalità. Hanno ben figurato Elena Salzillo in Nevia per l’attraente prologo, Eugenio Salzillo in Spozzola per la grande e confidenziale naturalezza, Mario Braccio in Cilindro per la colorata e intensa versatilità, l’ardente Margherita Piscitelli in Agrippina, la seducente Erozia interpretata da Ester Madonna, Giuseppe Piscitelli per la misurata recitazione. Il palco e le attrezzature sceniche hanno creato l’atmosfera giusta, in armonia con la trama e l’ambientazione. Costumi e trucchi adeguati alle situazioni della commedia. La produzione è stata indubbiamente coraggiosa nel mettere mano con tutti i rischi connessi ad un grande opera di Plauto, ma il risultato è più soddisfacente. Stasera si replica.