Marcianise-“Il 22 ottobre di quest’anno invitiamo tutti alla FESTA DEL PANE. Alle 19 entreremo nel Convento da via Marconi e ci “immergeremo nel pane”. Credo sia giusto spendere qualche parola su questo evento.Innanzi tutto com’è nato? Un’idea che ci balzava nella testa da tempo, a Peppe Ferraro ed a me. Lo spunto da alcune vecchie operazioni artistiche di Peppe, che in un recente passato si è interessato di pane, olio, prodotti, come dice lui, che procedono ‘ dalla linfa della terra’. Del resto pane e olio ci riconducono ad un rapporto originario, primigenio con la terra, che si perde nel tempo, ma che non è mai scomparso, anzi presenta oggi una sua forza vitale. Quando è che sentiamo il bisogno di riprendere contatto con la terra? Quando certe situazioni caotiche ci disorientano, quando si perde il senso delle cose, quando diventa difficile progettare un proprio rapporto, quando i ‘rumores’ non permettono un’osservazione lucida e le nostre percezioni rischiano di dissolversi. Ecco! Abbiamo sentito la necessità di riprendere un cammino, cominciando da capo, dalle cose semplici e fondamentali. Viene fuori così il ‘bisogno del pane’.
L’evento non vuole essere una sagra, che è un’altra cosa, certamente meritevole in un contesto diverso. Noi proponiamo piuttosto una riflessione, nelle forme possibili, con i linguaggi più comuni, ma in qualche modo significativi, in un ambiente, che ci restituisca al tempo del pane fatto in casa. A Marcianise si usa ancora. Così abbiamo contattato una cugina del maestro ed abbiamo scoperto che la figlia. Antonietta Golino, si interessava di pane. Ci ha regalato una pubblicazione di ricette con il pane, tratte da tutta l’Italia.
Ne abbiamo parlato con Anna Marchesiello e poi con Carmela Barbato. Si è costituito un inizio di gruppo di lavoro. Anna ha proposto delle letture, tratte da un monologo scritto da Elide La Vecchia, una scrittrice di Parma, molto intense e ‘passionali’ sul tema del pane. E’ stato d’accordo anche Alberto Marino. Le letture ce le siamo riproposte anche a Piazza Pertini e ci hanno maggiormente convinto.
Per il luogo eravamo già alla ricerca. Abbiamo osservato dei palazzi a Marcianise, splendidi nella loro rustica eleganza, magari vuoti. Purtroppo, quando s’incontra la proprietà privata, nascono sempre i problemi. Questo è un discorso da riprendere. Nella nostra città ci sono bei palazzi, storicamente e artisticamente interessanti, abitati e non abitati. Alcuni proprietari dovrebbero convincersi che è sì roba loro, ma non solo. Appartengono anche alla storia del territorio e dovrebbero, ogni tanto, essere disponibili per la fruizione pubblica, ovviamente con tutte le garanzie necessarie.
Allora abbiamo pensato al giardino del convento dei francescani ed al chiostro. Qui c’è un forno che funziona, ci sono spazi utili allo scopo: il verde, la struttura del ‘centimolo’, un piccolo pascolo di capre, oche, galline, come nei vecchi cortili ed anche un atrio a forma di arco, che unisce il chiostro al giardino. Come rivivere vecchie abitudini? Ci ha aiutato Silvia Tartaglione a definire i ‘settori’ di lavoro e poi a definire i tratti di una locandina con Antonio De Chiara. Per le luci si è prodigato Marcello Bruno. Piano piano il progetto ha cominciato a concretizzarsi ed è venuto fuori un programma, che si spera coinvolga un po’ tutti.
I bambini! Lavora da noi una persona eccezionale, Carmen Di Carluccio, che opera in “ Nati per leggere”. Si comincia con loro, i bambini, impegnati in una lettura interattiva.
L’arte! Agnieszka Kiersztan ed Anna, l’una nel chiostro, l’altra nell’atrio dell’ingresso, faranno due installazioni.
Teatro! Raffaele Patti e Carmela leggeranno i testi di Elide, che è stata invitata e sarà presente, muovendosi negli spazi del giardino.
Un momento di riflessione diretta! Mauro Mori, della facoltà di Agraria di Portici, Ciro Costagliola, in qualità di agronomo, Antonietta Golino, in veste di ‘panificatrice’ e di esperta di pane, coordinati da Franco Agrippa, ci diranno qualcosa sul tema del pane, delle farine, sul biologico e temi collegati.
La musica! “Antico presente” ci ricorderà antiche tradizioni.
La logistica! Ci aiutano Sara Colella, che chiama a collaborare Caffeina Eat, e Maria Teresa Belardo, che contatta un’azienda produttrice d’olio. Francesco Delle Curti contatta Sofras, che ci offre le stoviglie.
Infine il pane! Sarà infornato, cotto, benedetto da Padre Michele ed offerto con un filo d’olio ai presenti. Anche un bicchiere di vino. Credo.
Questa brevemente la storia. Alla fine c’è un gruppo di persone, che si sono ritrovate a condividere un progetto, incontrandosi lungo un cammino, cominciato non a caso, piuttosto per dare significato ad un’idea. Sono amici della Pro Loco Marcianise, con i quali farebbe piacere continuare”.
Mimmo Rosato