Fino a qualche giorno fa, forse perché non ho mai fatto colazione con pane e volpe, non riuscivo a venire a capo di una stridente contraddizione :” Ma se con la legge Delrio del 2014 le province hanno poteri limitati, restano in carica solo 2 anni e le cariche sono del tutto gratuite perché l’un contro armato e patti pur col diavolo pur di sedere in consiglio provinciale”? Inizialmente, siccome non l’ho mai fatto e provo una certo fastidio per chi fa di tutta un’erba un fascio o ha sempre la verità in tasca, ho pensato che probabilmente per qualcuno tutto sommato rappresentava il coronamento di una carriera politica, mentre per altri era l’ennesima occasione per misurasi in prossimità delle politiche. Per dirla con parole semplici, scartando la pace di qualcuno ancora innamorato della politica, si trattava della solita contrapposizione e tendenza dei partiti e correnti interne a darsi battaglia per accaparrarsi un posto al sole nelle liste elettorali del 2018. Per un po’, la conclusione cui ero pervenuto ha retto, ma man mano che i toni si facevano sempre più accesi e proliferavano gli aspiranti, ha iniziato a frantumarsi e in me si faceva spazio l’idea che forse ero sulla strada sbagliata. Così ho cercato un po’ di informazioni sull’applicazione della legge Delrio che doveva semplificare il Paese, riducendo gli organismi intermedi tra Regioni e Comuni e ridisegnando le ex Province. Dopo una serie di ricerche, ho scoperto che in Italia oggi sono in vita 350 organismi intermedi tra Ato (ossia Ambito territoriale ottimale) rifiuti, Ato idrici, autorità di bacino e consorzi di bonifica. La Delrio prevedeva al massimo una novantina di organismi intermedi, mentre conti alla mano questi enti sono aumentati addirittura a quota 496 considerando le regioni autonome, con costi di milioni di euro tra spese di funzionamento e stipendi per revisori contabili e dipendenti. A questo punto, un dubbio ha cominciato a insinuarsi nella mia mente, e siccome non sono un malpensante ma neanche fesso, ho deciso di chiamare un amico praticante della politica e sempre bene informato, per domandargli :”Ma per caso nei prossimi mesi si rinnovano i consigli di enti e istituzioni varie della provincia?” E lui mi ha risposto:”La provincia è azionista di diversi enti ed alcuni consigli d’amministrazione devono essere rinnovati”. Più giorni passano e più mi convinco che avrei dovuto leggere meno libri e dedicare più tempo e studio alla saggezza dei vecchi:”Ca’ nisciun fa niente p’senza nient!!!.Comunque, io che ho fatto di una frase di Oscar Wilde “Lo scandalo è negli occhi di chi guarda” uno dei miei motti di vita, faccio in bocca al lupo a tutti i concorrenti, siano uomini di buona volontà e siano i soliti furbetti e opportunisti che potranno averla vinta al momento, ma non andranno molto lontano perché la politica è radicalmente cambiata. L’anno prossimo staremo a vedere!