A chi dedico il 1° Maggio

Dedico questa giornata a quanti ogni giorno subiscono pressioni, ricatti, limitazioni di ogni genere o addirittura perdono la vita per portare un pezzo di pane a casa, a coloro che non hanno un lavoro e a quanti sono costretti a lavorare senza passione.

La falsa vergogna

Questo è un mondo a dir poco strano: ci si vergogna di avere una malattia piuttosto che di rubare; di sentirsi soli più che di circondarsi di false, interessate e assassine amicizie; di dirsi e dire verità anziché di fare della propria vita una farsa e vivere nella bugia. Sogni d’oro !