Oggi che varco la soglia anagrafica dei 43 anni con un leggero dolore di schiena, ma vi assicuro con la meraviglia e l’entusiasmo di un adolescente, colgo l’occasione per ringraziare quanti ogni giorno hanno la santa pazienza di sopportare i miei mille difetti e di seguirmi nei miei voli pindarici, bizzarrie, continue partenze verso mondi inesplorati. Per me la vita, coi suoi baci, pugni, sorrisi e sgambetti è un treno, leggermente scolorito e con un po’ di ruggine per il fatto di stare ogni giorno all’acqua e all’umido, ma che non conosce sosta. Ogni mattina, sali a bordo con la gioiosa frenesia di conoscere una nuova persona
Michele Raucci
I favolosi 40 anni di Alfonsina
Compleanno da favola: location spettacolare allestita con gusto unico, menù fine e squisito, performance musicali, sorrisi e tanta amicizia. Auguri a te Alfonsina, donna di semplice eleganza e sterminata umiltà!
L’ULTIMA PAROLA SPETTA SEMPRE AL POPOLO
Nelle ultime settimane, sull’onda dell’emozionante vicenda greca, qualcuno ha scoperto, altri hanno rispolverato, altri ancora hanno riconsiderato il concetto di democrazia. Addirittura c’è stato chi, ha risuscitato l’ateniese Pericle per dare sfoggio di democrazia. Ben venga tutto questo, ma sarebbe cosa buona e giusta se quotidianamente ci ricordassimo di vivere in un sistema democratico con annessi diritti e doveri. Non so a quali considerazioni sono addivenuti questi signori che per giorni e giorni hanno compiuto uno “studio matto e disperato” sui sistemi politici, per me la democrazia è
Due ore di vita valgono 50 centesimi?
Ieri mattina, stranamente avevo un po’ di tempo da perdere e mi son detto:” Michele siccome già devi effettuare un prelievo, approfittane per pagare anche il bollettino alle Poste”. Entro in uno dei tanti uffici postali di Marcianise ed avendo il conto Bancoposta, accedo alla corsia preferenziale contraddistinta dalla lettera E. Con mia enorme soddisfazione, mi tocca il numero 17 e penso: “Un volta tanto sto numero non porta disgrazia, è appena scattato il numero 8 massimo mezz’ora –quaranta minuti sarà il mio turno”. Avevo fatto i conti senza l’oste. Passano 35 minuti e il display segna ancora il numero 9. Ad un tratto mentre la pazienza inizia a scemare, si siede a fianco a me una vecchietta intenta a far due chiacchiere ed io che non disdegno mai uno scambio di battute, mi lascio coinvolgere. “Ah sempre la stessa storia
Cari mamma e papà, il bene per i vostri bimbi non si misura col cibo
A chi di voi, non è mai capitato a casa di un amico, in un locale o mentre cammini per strada, di vedere qualche genitore su tutte le furie col figlioletto paffutello (per intenderci a qualche centinaio di metri di distanza ti accorgi che fortunatamente non ha mai sofferto la fame ) perché non vuol mangiare la seconda terza o quarta merendina o snack del giorno oppure non termina tutta la busta di patatine, la lattina di bibita gassata, un po’ di insaccati o schifezze varie. Quando accade a me, solitamente dapprima rido al pensiero che il bambinone potrebbe digiunare anche qualche giorno senza conseguenze gravi, ma subito dopo mi sopraggiunge un leggero rammarico su come alcune volte non per forza di cosa l’amore ama, anzi può far del male.
Leggevo stamani i dati dell’indagine Okkio alla salute 2012, a cui hanno partecipato oltre 46 mila alunni della terza classe primaria e 48 mila genitori, di tutte le regioni italiane. Essi ci dicono