Avete mai assaggiato gli irresistibili mazzuoccoli?
Quando avevo 6-7 anni era più forte di me dare una mano, o meglio “scarrupare”, mia nonna mentre faceva i mazzuocoli. Mi divertiva un sacco non tanto impastare la farina, ma con la forchetta o il dito dare la forma arrotondata o cava ai mazzuocoli. Vi confesso che adoravo più preparali che mangiarli perché, indipendentemente dal fatto se fossero stati fatti con la sola farina o anche con le patate, non sono mai riuscito a mangiarne più di una modesta porzione. Li ho sempre trovati saporiti , però un po’ pesanti. I mazzuoccoli o gnocchi locali sono una preparazione di cucina estremamente diffusa in molti paesi del mondo e presentano differenze notevoli da un tipo all’altro sia per forma che per ingredienti. Per semplificare possiamo definirli come piccoli pezzi di impasto, solitamente di forma tondeggiante, che vengono bolliti in acqua o brodo e quindi conditi con salse varie. Quelli più diffusi in Italia oggi sono preparati con le patate, molto diffusi sono anche quelli preparati con un semplice impasto di acqua e farina. Quelli preparati con il semolino vengono soprannominati alla romana; altri ancora utilizzano la farina di mais; inoltre vengono usati svariati altri ingredienti in base alla tradizione locale/regionale. Possono venire serviti come primo, come è tradizione in quasi tutta Italia, come piatto unico o come contorno. Nella città di Roma gli gnocchi rappresentano il piatto tradizionale del giovedì, seguendo il detto “Giovedì gnocchi, Venerdì pesce (o anche “ceci e baccalà”), Sabato trippa” (il proverbio sottolinea l’importanza del giovedì come giorno quasi festivo, che necessita d’un piatto elaborato e gustoso e che anticipa quello di magro del giorno successivo). Ancora sopravvivono antiche osterie e trattorie dove si segue la tradizione. Noto è il detto “Ridi, ridi, che mamma ha fatto li gnocchi”. In Campania dove vantano una antichissima tradizione, vengono anche detti strangulaprievete. Il giorno tradizionale in questo caso è la domenica; conditi con ragù napoletano e mozzarella e successivamente gratinati al forno, danno luogo alla ricetta degli “Gnocchi alla sorrentina”. A Verona un piatto di gnocchi al pomodoro (o più raramente con burro e salvia) viene tradizionalmente consumato il “Venardì Gnocolàr”, giorno della sfilata dei carri di Carnevale. E Papà del Gnoco è il nome della principale maschera del carnevale scaligero, di qui anche l’usanza di mangiarli il venerdì. Anche a Castel Goffredo (Mantova), in occasione del carnevale locale, la tradizionale maschera di Re Gnocco offre ai propri sudditi gnocchi e vino il venerdì gnoccolaro. Ma come si preparano i mazzuoccoli o gnocchi locali con patate ? La ricetta originale degli gnocchi, come quella di vostra nonna, è semplicissima e a base di patate (1Kg), farina ( 300 g) , 1 uovo, e sale. Per prepararli non ci vuole nemmeno molto tempo: una mezz’ora è più che sufficiente. Con il pugno della vostra mano fate un buco e dentro metteteci l’uovo intero, il sale e le patate schiacciate. Impastate e lavorate il composto per qualche minuto finché non sarà omogeneo ed elastico e fino a che le patate non appiccicheranno più e le vostre mani rimarranno asciutte. A questo punto, fate delle strisce di pasta, dei salsicciotti lunghi dello spessore di un mignolo, utilizzando tutta la materia che avete. Staccate dei piccoli pezzetti di 2 cm circa e con una forchetta o con il dito indice fate una leggera pressione su ognuno dei pezzi in modo da dargli la forma arrotondata e cava degli gnocchi. Ora, lasciateli riposare per almeno 20 minuti in modo che diventino sodi e compatti. Ho provato i mazzuoccoli in diversi modi , a me fanno impazzire quelli alla sorrentina al tegame di terracotta e mozzarella filante.
Gnocchi alla Sorrentina
Ingredienti per l’impasto degli gnocchi (1 kg di gnocchi)
700 g di patate
2 tuorli
250 g di farina “00”
50 g di fiocchi di patate
Sale
Ingredienti per la salsa al pomodoro
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 spicchio d’aglio
1 scatola di pomodorini frullati
Sale
Zucchero
Procedimento
Facciamo bollire le patate con la buccia in acqua bollente salata.
Poi le sbucciamo e le schiacciamo.
Le appoggiamo su un piano ben infarinato, aggiungiamo la farina e il sale.
Ottenuto un impasto bello compatto, aggiungiamo i 2 tuorli è massaggiamo l’impasto in modo tale da non avere grumi.
Tagliamo l’impasto in filoni da 1-2 centimetri. Li tagliamo in piccoli quadratini che poi massaggiamo in modo tale da creare delle palline.
Riponiamo gli gnocchi su una teglia o su vassoio ben infarinato e li lasciamo riposare per qualche minuto.
Gettiamoli nell’acqua salata e bollente e lasciamoli cuocere finché non salgono a galla.
Nel frattempo cuociamo la nostra salsa di pomodoro con aglio, olio, sale e un pizzico di zucchero.
Uniamo gli gnocchi alla salsa ed aggiungiamo la mozzarella (è preferibile quella del giorno prima, in modo tale che non rilasci l’acqua!), una manciata di parmigiano e il basilico.
Disponiamo gli gnocchi in un tegamino di terracotta, aggiungiamo del parmigiano e facciamo gratinare in forno a 170°C per 5 minuti finché non si crea la crosticina!
Serviamo gli gnocchi nel tegamino.