PULIZIA
Non c’è parola che renda il piacere di calarmi ogni giorno alle 16 e dintorni nel ruolo dello spettatore gradito senza invito: due chiome, l’una ruggine e l’altra di filamenti lisci dorati, quasi come i capelli di una bambola accuratamente e ripetutamente pettinata, carni di un biondo così chiaro da far riaffiorare l’immagine del pollo appena bollito, mani esili …