A poco più di una settimana dall’annuncio del sindaco sul mio blog di voler realizzare in fretta e furia un’ edizione dell’ “Estate a Marcianise”, coinvolgendo anche le periferie, per venire incontro alle esigenze di chi non va in vacanza, l’obiettivo è a portata di mano. Il tutto è stato possibile grazie alla risposta delle associazioni, operanti sul territorio, che hanno proposto eventi, tutti nel segno della partecipazione e nella prospettiva di rendere la nostra comunità più aperta, solidale, dialogante. A parte i due incontri presso la biblioteca comunale, oggi c’è stato un incontro sul comune con
Varie ed eventuali
Curiosità: da dove nasce il pesce d’aprile e quali sono gli scherzi più strepitosi della storia?
Più che un credulone sono un’agendina dipendente che vive in svariati mondi paralleli, per cui non sapendo mai che giorno è e atterrando/decollando continuamente da un pianeta all’altro , il 99% delle volte resto vittima di scherzi che puzzano (restando in tema di pesci) di fesseria anche a chilometri di distanza. Non a caso il 1° aprile è evidenziato in nero nel mio calendario personale, perché chi conosce questo mio limite, puntualmente ne approfitta ed io ci casco come un pesce. Inizialmente mi arrabbio, ma un attimo dopo sorrido al pensiero che ahimè è il prezzo da pagare per tutti gli uomini che vivono senza spazio e tempo. E voi? Siete creduloni o subito sgamate i birbantelli che vogliono prendervi per i fondelli? A parte la vostra ingenuità o infallibile intuito, vi siete mai chiesti qual è l’origine del 1° aprile e per caso conoscete i più grandi e folli scherzi della storia? Premesso
Curiosità: il tiramisù ha qualcosa a che fare con la prostituzione?
Sembrerebbe di si. Il condizionale è d’obbligo perché per alcuni la storia che mi appresto a raccontarvi ha un fondo di verità, per altri invece è solo una leggenda metropolitana. Io mi limiterò a riportarvi una serie di singolari testimonianze e accadimenti, poi sarete voi a farvi un’idea. Secondo
Curiosità: Io non so dire no al babà e voi?
Venerdì pomeriggio a fine lavoro avevo la bocca particolarmente secca e avrei pagato qualsiasi cifra per qualcosa di dolce e fresco. Non essendoci bar nei dintorni, ho cercato di rassegnarmi o meglio consolarmi all’idea, che a sera avrei appagato questo bisogno corporale irrinunciabile più che un peccato di gola. Col passare del tempo, però, la voglia aumentava e non riuscivo più a distinguere tra felice immaginazione e allucinazione: ad un tratto un collega ha bussato la porta e su una guantiera bianca mi ha servito un mega babà semi congelato e inondato di rum. L’ho divorato e subito dopo mi son chiesto: ”Ma chi mai avuto la brillante idea di regalare all’umanità tale bontà divina”? Il vagheggiamento è durato per il tempo necessario al suono della campanella a lavoro, così che tornato a casa, ho dapprima soddisfatto non più solo a livello fantastico il mio desiderio e poi