Replica del sindaco Velardi al mio intervento ” “Tronisti”, politici di professione, nuove leve, uomini di buona volontà, voltagabbana, conservatori e progressisti, tutti innamorati della democrazia”

michelevelardiCarissimo Michele,
consentimi di fare alcune considerazioni rispetto alle tua analisi di qualche giorno fa che riguarda anche la mia persona ma che è a 360 gradi, partendo dal babà e finendo a Matteo Renzi. Mi fermo ovviamente a ciò che mi riguarda, scusandomi fin d’ora del ritardo con cui ti sto chiedendo spazio ma davvero l’attività al Comune è asfissiante e mi lascia molto poco tempo a disposizione. Sono subito sincero: molte delle considerazioni non le condivido, altre non le capisco. Rispondo per il rispetto e la considerazione che ho di te, caro Michele, e del tuo blog che continuo a ritenere una tribuna importante e preziosa qui a Marcianise. Perché non sono d’accordo?

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“Tronisti”, politici di professione, nuove leve, uomini di buona volontà, voltagabbana, conservatori e progressisti, tutti innamorati della democrazia

dueSarà il mio un estremo e sicuramente vano sforzo di vestire i panni del “perfetto impertinente” dell’eccitante, sorprendente, ineguagliabile Oscar Wilde o semplicemente di appagare la mia fame di provocazione, sta di fatto che prendo a prestito la canzone di Marisa Laurito “Il babà è una cosa seria”, per una serie di modeste considerazioni sugli amanti, affezionati, fan della democrazia. La vulcanica commediante,

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Halloween non ha nulla a che vedere con la nostra festa dei  morti?

 

2-novembre-giorno-dei-mortiAssai spesso Halloween è stata accusata di essere una festa consumistica, pagana e del tutto estranea al nostro contesto culturale. Ma è davvero così?La risposta è certamente affermativa, se consideriamo che l’antichissimo culto dei morti e la data del 2 novembre sembrerebbe riferirsi al periodo del grande Diluvio di cui parla la Genesi, quello per cui Noè

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Recuperare il Mugnone vuol dire restituire un’importante opera alla città e rivivere intense emozioni, dolci ricordi di un tempo lontano  

 

mugnone_quadrata_per_giornaliIeri dando una fugace occhiata ai post che scorrevano sulla home di facebook, ho scoperto con immenso piacere che 30 anni fa,  qualcosa in più e non in meno, non ero l’unico a trascorrere i miei pomeriggi nel teatro del “maestro universalmente conosciuto” Leopolodo Mugnone ( qui di seguito alcune notizie sulla sua particolare figura e sul teatro),  ma c’erano anche Enzo Raucci, Antonello Velardi e chissà quanti altri marcianisani di cui ignoravo l’esistenza. All’epoca non conoscevo Enzo e Antonello, e dunque non so, se come me ogni sabato andavano al cinema con la banconota turchese da 500 lire per acquistare biglietto, patatine e gassosa. E non so,  se anche loro erano pronti a rinunciare ad ogni capriccio durante la settimana per avere quei soldini da mamma. So con certezza , però, che hanno un bel ricordo di quei momenti ed hanno una gran voglia di riviverli. Enzo è uno che

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Non buttate cibo, donatelo a chi ha fame!

safe_imageAmici e conoscenti,

a me ciò che fa più male del mondo attuale è la povertà: un mio simile che non ha la possibilità di mangiare, vestirsi, di comprarsi le medicine , di abitare e dormire in un  letto degno di questo nome, mi provoca un malessere fisico e uno sdegno sconfinato verso il genere umano cui appartengo. Una malattia grave, un terremoto, un maremoto o qualsiasi altra calamità naturale atterrisce e confonde, ma ahimè,  volenti o nolenti, prima o poi

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