La storia coi suoi corsi e ricorsi è davvero straordinaria e intrigante : sino a qualche decennio fa i compagni andavano a “ fare il loro dovere” di prima mattina, mentre i moderati preferivano il mare o la montagna alla cabina elettorale. Oggi la situazione si è invertita:
Riflessioni
La replica di Velardi all’intervento del consigliere Zarrillo sul cambiamento reale o meno della città e le prospettive del centrodestra
Marcianise-Ho letto con interesse l’intervento del consigliere Antimo Zarrillo e ti chiedo la cortesia, caro Michele, di poter fare a mia volta qualche veloce riflessione. Intanto, il consigliere Zarrillo pone due questioni: una relativa al cambiamento reale o meno della città, l’altra relativa alla necessità della ricostruzione di un nuovo spazio politico a destra. Sono due questioni apparentemente diverse tra loro. Cosa dice Antimo? Scrive testualmente:
Io sto col diritto di suolo
Cari amici, ho da spendere qualche parola sulle bagarre scatenate in Parlamento a causa della decisione di anticipare la discussione per l’ approvazione della legge dello ius soli. Premesso che non ho mai considerato il Parlamento italiano un monastero di carmelitane scalze, ma utilizzarlo come lo sfogatoio dei propri istinti più bestiali, è davvero troppo. E’ inconcepibile che
“Il pescatore di idee” , la mia pagina facebook con storie, curiosità, sorrisi e tanto altro
Quando la mia vicina, sentendosi la reincarnazione della Callas, non può fare a meno di allietare il mio dopopranzo con le sue strazianti grida oppure mamma violenta le mie orecchia col suo irrinunciabile desiderio di vedermi felicemente sposato prima di chiudere occhio, non mi resta altro che indossare le infradito e costume, mettere la canna, l’esca e la maschera nella mia barchetta e rifugiarmi nella mia isola. Appena arrivato armo la canna da pesca, mi siedo in riva al mare e con gli occhi rivolti all’orizzonte cerco di far abboccare
Ho scelto di non spettacolarizzare i dolori miei e degli altri
Negli ultimi giorni si dibatte animosamente in ambito politico e culturale se narrare con parole e immagini la grave malattia di un bimbo sia raffigurazione strumentale del dolore, morbosità oppure racconto del presente e interesse alla vita. Tralasciando considerazioni e implicazioni di carattere politico perché non credo che esistano al mondo persone talmente misere da porre la sofferenza di un bimbo sulla bilancia dei voti, vi dico come la penso in seguito ad una tragedia vissuta in prima persona . Più di 10 anni fa ho perso una parte del mio cuore a causa dell’avidità umana, sostanzialmente per la produzione di qualche pacco di pasta in più . Quel giorno, solo per un puro caso, non accesi Internet e non guardai la tv, altrimenti