“Tronisti”, politici di professione, nuove leve, uomini di buona volontà, voltagabbana, conservatori e progressisti, tutti innamorati della democrazia

dueSarà il mio un estremo e sicuramente vano sforzo di vestire i panni del “perfetto impertinente” dell’eccitante, sorprendente, ineguagliabile Oscar Wilde o semplicemente di appagare la mia fame di provocazione, sta di fatto che prendo a prestito la canzone di Marisa Laurito “Il babà è una cosa seria”, per una serie di modeste considerazioni sugli amanti, affezionati, fan della democrazia. La vulcanica commediante,

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Halloween non ha nulla a che vedere con la nostra festa dei  morti?

 

2-novembre-giorno-dei-mortiAssai spesso Halloween è stata accusata di essere una festa consumistica, pagana e del tutto estranea al nostro contesto culturale. Ma è davvero così?La risposta è certamente affermativa, se consideriamo che l’antichissimo culto dei morti e la data del 2 novembre sembrerebbe riferirsi al periodo del grande Diluvio di cui parla la Genesi, quello per cui Noè

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Recuperare il Mugnone vuol dire restituire un’importante opera alla città e rivivere intense emozioni, dolci ricordi di un tempo lontano  

 

mugnone_quadrata_per_giornaliIeri dando una fugace occhiata ai post che scorrevano sulla home di facebook, ho scoperto con immenso piacere che 30 anni fa,  qualcosa in più e non in meno, non ero l’unico a trascorrere i miei pomeriggi nel teatro del “maestro universalmente conosciuto” Leopolodo Mugnone ( qui di seguito alcune notizie sulla sua particolare figura e sul teatro),  ma c’erano anche Enzo Raucci, Antonello Velardi e chissà quanti altri marcianisani di cui ignoravo l’esistenza. All’epoca non conoscevo Enzo e Antonello, e dunque non so, se come me ogni sabato andavano al cinema con la banconota turchese da 500 lire per acquistare biglietto, patatine e gassosa. E non so,  se anche loro erano pronti a rinunciare ad ogni capriccio durante la settimana per avere quei soldini da mamma. So con certezza , però, che hanno un bel ricordo di quei momenti ed hanno una gran voglia di riviverli. Enzo è uno che

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Non buttate cibo, donatelo a chi ha fame!

safe_imageAmici e conoscenti,

a me ciò che fa più male del mondo attuale è la povertà: un mio simile che non ha la possibilità di mangiare, vestirsi, di comprarsi le medicine , di abitare e dormire in un  letto degno di questo nome, mi provoca un malessere fisico e uno sdegno sconfinato verso il genere umano cui appartengo. Una malattia grave, un terremoto, un maremoto o qualsiasi altra calamità naturale atterrisce e confonde, ma ahimè,  volenti o nolenti, prima o poi

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Dio o l’uomo ha stabilito il celibato dei preti? E c’è un legame tra celibato obbligatorio e pedofilia?

preteE’ un tema che da diversi anni stuzzica la mia curiosità perché abbraccia diverse discipline o ambiti (religione, storia, letteratura), investe la persona nella sua dimensione più intima ed ha importantissimi risvolti in ambito sociale. Innanzitutto occorre chiarire che cosa intende la religione cattolica per celibato. All’anagrafe e nel linguaggio comune per celibe si intende chi non è sposato, mentre nel significato cattolico il concetto di “celibato” è strettamente legato a quello di “castità”. Per dirla con parole semplici il celibe, in senso comune, non ha contratto matrimonio però può avere rapporti sessuali con chi vuole, frequentare e innamorarsi, invece il prete deve vivere nella castità totale, cioè non solo astenersi da qualsiasi rapporto sessuale, ma anche avere un cuore puro, un cuore libero anche affettivamente, perché è consacrato al Signore. Per violare il celibato, dunque, basta semplicemente che un prete scambi delle carezze o baci con un potenziale partner. A questo punto sorge spontaneo chiedersi:” Chi ha istituito il celibato per i preti e per quale motivo”?

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