Felice Colella spiega le ragioni della sua candidatura in un intervento al mio blog che pubblico qui di seguito:
“Parlare di se stesso, delle scelte che si fanno, risulta sempre un esercizio difficile in senso generale, per gli argomenti che afferiscono la politica le difficoltà diventano addirittura barriere quasi invalicabili. D’altro canto, però, per chi decide di candidarsi per la prima volta al consiglio comunale forse è doveroso un minimo di motivazione.
Lo spunto parte dal fallimento di tre amministrazioni comunali
in maniera prematura e traumatica, tre scioglimenti che hanno lasciato la città senza una guida politica e di indirizzo, in un momento già difficile per la crescente crisi economica e industriale in un territorio già di per sé martoriato e svilito.
Un fallimento che, secondo me, ha decretato anche la fine, la scomparsa di una classe politica locale che non ha saputo né rinnovarsi né ricambiarsi con il passare degli anni; rimanendo ancorata alle vecchie logiche e ancor di più a dinamiche di tipo feudo-clientelare, in mondo che corre più veloce del pensiero in un sistema moderno e globalizzato.
Allora io ritengo che linfa nuova non può che venire dal mondo lavorativo delle imprese, da cittadini impegnati, dalle associazioni, dal mondo dello sport, dal mondo della cultura e della scuola.
Evidentemente, non si potrà fare a meno della politica, e questa fase sarà probabilmente solo transitoria, ma servirà sicuramente a far crescere una nuova e più moderna classe politica, capace di intercettare e soddisfare i bisogni dei cittadini. In questo contesto storico-politico s’inserisce la mia candidatura in una lista civica con forti connotazioni ed espressioni provenienti dal mondo delle professioni, delle imprese, dalla società civile.
Il mio impegno sarà forte e motivato, chi mi conosce bene, sa che il mio carattere è pragmatico, poco incline a compromessi ed abituato a lavorare per obiettivi. Il mio contributo sarà tutto rivolto alla crescita e alla modernizzazione della città con un occhio particolare puntato alle attività produttive, il mondo da cui provengo. La ripresa economica in Italia è partita, ripartiamo anche noi.
Proviamoci, insieme ce la possiamo fare.