Parteciperanno al convegno il dirigente scolastico dell’Isis Ferraris-Buccini Domenico Caroprese; il presidente dell’Associazione Alternativa 81020 Domenico Cuccaro; il giornalista e direttore di Caffè Procope Alessandro Tartaglione; il giornalista professionista, fondatore di young.it e digital manager di Insem Spa Germano Milite.
Il mondo dell’informazione ha subito negli ultimi anni una vera e propria rivoluzione grazie alle nuove tecnologie di comunicazione, al web e, soprattutto, ai social network. Alla facilità ed alla rapidità nell’acquisizione delle informazioni non sempre è corrisposta una qualità delle notizie. Se da un lato, il citizen journalism, o giornalismo partecipativo, ha ampliato le quantità delle fonti informative, soprattutto quelle non convenzionali, dall’altro lato la diffusione di fake news, cioè di false notizie o bufale, ha messo a dura prova il sistema della fruizione delle notizie. In alcuni casi si parla sempre più spesso di post-verità, dove la notizia viene percepita e accettata come vera dal pubblico sulla base di emozioni e sensazioni, senza alcuna analisi effettiva sulla veridicità o meno dei fatti reali. La nostra epoca ha visto il proliferare incontrollato di informazioni false che, una volta entrate nel circuito della rete e dei media tradizionali, è praticamente impossibile bloccare. Non è un caso che nel 2013 il World Economic Forum ha inserito la disinformazione digitale (casuale o costruita ad arte) nella lista dei ‘rischi globali’, capace di avere risvolti politici, geopolitici e, perfino, terroristici.
Il “bombardamento d’informazioni” rende, inoltre, i fruitori dei social media dei veri e propri distratti cronici ed assuefatti al multitasking, tanto da generare una vera e propria dipendenza simile a quella delle droghe. La dipendenza da social network è molto diffusa e come avviene nelle altre dipendenze è causa di alcuni problemi. L’Osservatorio nazionale adolescenza evidenzia che il 98% degli adolescenti possiede uno smartphone e trascorre la maggior parte del suo tempo online. I bambini iniziano sin dalla prima infanzia a maneggiare smartphone e tablet e gli adolescenti possono riservare anche fino a 6 ore extra-scolastiche per controllare i social network. Trascorrere così tanto tempo online, oltre a creare dipendenze croniche, toglie spazio all’interazione sociale reale. A soffrire da questa dipendenza sono i cosiddetti “Millennials”, cioè quella generazione di utenti, denominata anche Generazione Y, nati tra il 1980 ed il 2000, i quali attualmente si trovano nella fascia d’età 15-35 anni.
Alessandro Tartaglione
Giornalista pubblicista, fondatore nel 1999 di Caserta News, il primo giornale on line della provincia di Caserta e direttore di Caffè Procope, il giornale online di Marcianise e dintorni. Lavora all’Ufficio Stampa e Comunicazione della Soprintendenza di Pompei. Per lavoro e per passione si occupa di giornalismo, informazione digitale e social media.
Germano Milite
Giornalista professionista e videoreporter, si occupa di comunicazione online dal 2007. Fondatore di young.it, ha tenuto incontri e lezioni di web marketing in università italiane e straniere, in particolare in Brasile. Attualmente ricopre il ruolo di Brand e Digital Manager presso INSEM SPA, azienda specializzata in progetti avanzati di Digital Marketing