Cari amici e conoscenti,
è solo una mia impressione o anche voi pensate che da un paio di settimane sui social si respira un po’ di tranquillità: i profeti son sempre lì a dispensare perle di saggezza e di verità, ma le sanguinose guerre tra giostrai e velardiani segnano una battuta d’arresto. Fino a poco tempo fa , semplici fan, soldati in trincea di prima linea, soggetti in crisi profonda per l’improvvisa astinenza dal potere, lecchini del potente di turno, si alzavano di buon ora per postare foto di paesaggi da Terzo mondo o di una Marcianise futuristica, poi facevano sfoggio di espressioni che avrebbero fatto inorridire persino il cardinale Giulio Mazzarino autore del “Breviario dei politici”, e infine se le davano di santa ragione per tutta la giornata. Sostanzialmente una città in perenne guerra tra bande contrapposte, per interessi politici e/o economici ma in diversi casi anche per motivazioni riconducibili esclusivamente agli oscuri abissi della mente umana. A questo punto mi e vi domando: “Cos’è accaduto?” In attesa delle vostre risposte, vi dico la mia. Ritengo che attualmente Marcianise stia vivendo un periodo di tregua armata , di serenità fittizia ma in realtà parecchio fuoco cova sotto la cenere. L’opposizione abbatiana, incapace di andare oltre le grida in Consiglio comunale e le denunce agli organi giudiziari, sta in rigoroso silenzio nella speranza che il decisionismo del sindaco e la sua frettolosità prima o poi gli facciano compiere un passo falso sul piano amministrativo o determinino un’ implosione della sua maggioranza. Nel fare queste valutazioni , l’opposizione non ha tutti i torti, almeno sotto il profilo politico, perché Velardi non se la passa bene: qualche suo forte e autorevole supporter politico è fortemente urtato dalla sua crociata contro tutti gli ex amministratori; serpeggia una certa insofferenza tra i consiglieri comunali , ragion per cui l’altro ieri sera il sindaco ha dovuto indire una riunione straordinaria della maggioranza per serrare le file e spianare la strada ai prossimi obiettivi amministrativi; tra “Marcianise Terra di Idee” e Velardi il matrimonio è durato poco, ed il movimento politico che, ad oggi , conta ancora due consiglieri comunali ed un assessore, ultimamente si è riorganizzato sul territorio per occupare il suo spazio politico. Al di là delle difficoltà politiche del primo cittadino, resta, a mio modesto parere, un pesante limite dell’opposizione che vado ripetendo spesso:”Come un giornalista deve essere sul pezzo, i consiglieri comunali devono stare assiduamente sui fatti della città, altrimenti tornassero alle loro professioni”. Per dirla con parole semplici, non ho ben inteso la rabbia dei Cinquestelle in seguito alla bocciatura della loro mozione per l’interruzione del servizio di riscossione a Equitalia. Mi spiego meglio: visto che il M5S, riprendendo una vecchia passione comunista, adora allestire gazebo e banchetti durante il fine settimana, mi suona strano che non abbia pensato di coinvolgere i cittadini su una questione così rilevante per loro tasche. Penso e concludo che una mozione di indirizzo, supportata da una petizione dei cittadini avrebbe avuto un maggiore significato e peso politico.