L’ex assessore Angelo Golino in un intervento al mio blog sposa il proposito del consigliere comunale Antimo Zarrillo (Marcianise nel cuore) di lavorare a un centrodestra coeso, incoraggiato anche dal primo cittadino Antonello Velardi. Qui di seguito il suo ragionamento e il precedente confronto a distanza tra Zarrillo e Velardi:
“Quando una scelta è improntata alla salvaguardia di una sana identità, in politica come nella vita, le decisioni che ne derivano saranno sempre vincenti anche quando non sostenute dai numeri. A maggior ragione in politica ogni percorso rispondente a questo presupposto merita rispetto, giusta o erronea che sia ogni scelta non va rinnegata l’importante è capire che gli errori servono e forse sono persino utili per ritrovare autorevolezza e il giusto cammino da intraprendere.
Mi rivolgo al consigliere Antimo Zarrillo che sta dimostrando di voler fare proprio questo intendimento; in questi giorni con parole chiare e senza girarci intorno ha ribadito un proposito cui sono da sempre fortemente legato.
Quando un anno fa anche provocatoriamente dichiarai la mia scheda bianca alle amministrative lo feci sottolineando come la battaglia che si teneva e che ancora oggi surriscalda le sinistre marcianisane non era la mia battaglia e non era di coloro che, spero in buona fede, fecero invece scelte non in linea con quanto pubblicamente e in alcuni incontri auspicavo.
Dario Abbate pur risultando allora opposto a politiche che per anni avevamo fronteggiato non poteva essere il rappresentante di un’area politica che doveva restare invece autonoma, con un proprio percorso e salvaguardare identità politica e dignità degli uomini; non poteva servire a mo’ di alibi sapere che anche l’altra coalizione era ed è coacervo di storie politiche eterogenee.
Oggi dunque registro con piacere parole chiare, semplici, ma allo stesso tempo importanti e provenienti da chi occupa banchi del Consiglio Comunale. Per parte mia non posso che ribadire quanto fatto in più occasioni, è proposito mio e di tutti coloro con cui da tempo scambio impressioni di medesima natura e direzione. Giusto a chiarire ancor più, pensare allo stesso modo o porre in essere progetti comuni non vuol dire partito unico, non per forza, ma vuol dire fare in modo che progettualità comuni anche con sensibilità differenti riescano a essere produttive di crescita e sviluppo di un’area politica.
Se quindi anche componenti consiliari vengono a ribadire la necessità di un’area politica omogenea che sia al contempo contraddistinta da linearità e autodeterminazione allora non posso che registrare un deciso passo in avanti nella politica cittadina, quella legata alla mia area e di riflesso nella politica tutta.
Spero per la città che in futuro Dario Abbate possa anche subentrare in consiglio regionale, andrebbe ad arricchire il peso della città nelle istituzioni; ma il fatto che possa farlo nelle fila dello stesso Pd che a Marcianise ha responsabilità di amministrazione è solo un di più per ribadire che altro deve essere il percorso di chi da sempre è esponente di un’area politica che in città ci ha visto contrapposti all’attuale maggioranza pur essa innaffiata da innesti spuri.
Anche presenze e assenze della recentissima conferenza stampa di Abbate non posso non coglierle con favore e con l’auspicio sia solo un primo passo verso azioni serie che marchino sempre più le distanze nei confronti delle lotte di potere che da mesi si combattono nel principale partito cittadino.
Antimo Zarrillo si sofferma anche su aspetti amministrativi di questo primo anno di consiliatura, su questo preferisco non pronunciarmi qui, l’ho fatto e continuerò a farlo in altra sede. Ho visto però che il suo intervento ha ricevuto risposta anche del primo cittadino, legittimo per carità, si è soffermato però anche su questione centrodestra; ha cambiato così tanto la città e, avanti coi lavori, gli avanza anche del tempo per preoccuparsi di aspetti partitici dei suoi contendenti politici? Vorrei però solo rassicurarlo, almeno per quanto riguarda me diffiderò da ogni tipo di metodo Mirabelli.
Gli interventi precedenti di Zarrillo e Velardi: