Sabato 5 Marzo 2016 alle 17, Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta incontrerà la famiglia parrocchiale San Simeone Profeta sul tema “Le opere della misericordia corporali e spirituali”.
“In questo anno giubilare, la Comunità parrocchiale-ha dichiarato don Antonio Piccirillo, parroco di San Simeone Profeta – ha avuto la gioia di seguire un percorso di catechesi, tenuto da un’equipe di sacerdoti, catechisti, laici impegnati. Ciascuno ha potuto riflettere e condividere proprie riflessioni sulla misericordia di Dio, definita da Papa Francesco ” l’architrave della vita della Chiesa”, “il cuore pulsante del Vangelo”. La felice conclusione di questo cammino è stato il passaggio della Porta Santa nella Cattedrale di Caserta e la Concelebrazione eucaristica presieduta dal nostro Vescovo Mons. Giovanni D’Alise”.
La tradizione cattolica elenca due gruppi di sette:
Le sette opere di misericordia corporale
1. Dar da mangiare agli affamati.
2. Dar da bere agli assetati.
3. Vestire gli ignudi.
4. Alloggiare i pellegrini.
5. Visitare gli infermi.
6. Visitare i carcerati.
7. Seppellire i morti.
Le sette opere di misericordia spirituale
1. Consigliare i dubbiosi.
2. Insegnare agli ignoranti.
3. Ammonire i peccatori.
4. Consolare gli affitti.
5. Perdonare le offese.
6. Sopportare pazientemente le persone moleste
7. Pregare Dio per i vivi e per i morti.
Delle opere della misericordia, Papa Francesco cosi ha parlato:
Le opere di misericordia sono al centro della nostra fede
Possiamo fare “tanti piani pastorali”, ha soggiunto, immaginare nuovi “metodi per avvicinarci alla gente”, ma “se non facciamo la strada di Dio venuto nella carne, del Figlio di Dio che si è fatto Uomo per camminare con noi, non siamo sulla strada del buon spirito: è l’anticristo, è la mondanità, è lo spirito del mondo”:
“Quanta gente troviamo, nella vita, che sembra spirituale: ‘Ma che persona spirituale, questa!’; ma non parlare di fare opere di misericordia. Perché? Perché le opere di misericordia sono proprio il concreto della nostra confessione che il Figlio di Dio si è fatto carne: visitare gli ammalati, dare da mangiare a chi non ha cibo, aver cura degli scartati … Opere di misericordia: perché? Perché ogni fratello nostro, che dobbiamo amare, è carne di Cristo. Dio si è fatto carne per identificarsi con noi. E quello che soffre è il Cristo che lo soffre”.
Se lo spirito viene da Dio mi porta al servizio degli altri
“Non prestate fede a ogni spirito, state attenti – ha ribadito il Papa – mettete alla prova gli spiriti per saggiare se provengono veramente da Dio”. E ha sottolineato che “il servizio al prossimo, al fratello, alla sorella che ha bisogno” che “ha bisogno, anche, di un consiglio, che ha bisogno del mio orecchio per essere ascoltato”, “questi sono i segni che andiamo sulla strada del buono spirito, cioè sulla strada del Verbo di Dio che si è fatto carne”: Le opere di misericordia sono quelle richieste da Gesù nel Vangelo (Matteo 25) per trovare misericordia (ossia perdono per i nostri peccati) ed entrare quindi nel suo Regno.
“Ora, ci stiamo preparando al Triduo pasquale, in particolare alla Processione del Calvario-ha aggiunto don Antonio- molto sentita nella nostra città di Marcianise. Dall’anno scorso, per la prima volta-ha concluso il parroco- ho voluto invitare a questi incontri di catechesi anche i cantori della Processione perché comprendessero meglio i riti della liturgia pasquale e mettessero la loro voce a servizio del mistero di Dio, celebrato e testimoniato”.