L’arte, in ogni sua espressione va sempre in aiuto dell’uomo ogni volta che non riesce a frenare il suo desiderio di conoscersi dentro e di evadere dalla realtà. E’ ciò che fa l’artista Irene Maltempo nata nel 1981 a Marcianise provincia di Caserta. Sin da adolescente la sua anima è stata rapita dal mondo cromatico della pittura, trovando in essa la libertà creativa per plasmare le sue emozioni e sentimenti. Una sorta di evasione dal mondo circostante, per catapultarsi nell’infinito estro e lasciarsi trasportare da esso senza una ragione, ma solo per il fabbisogno di partorire il suo volto. I primi anni della sua formazione artistica li percorre all’ Istituto Statale D’ arte di San Leucio (CE), dove si diploma in Maestro D’Arte e dove viene affascinata dalla tecnica della china e del disegno dal vero, che le permettono di realizzare riproduzioni di grandi artisti del Rinascimento, come Michelangelo Buonarroti, Leonardo da vinci e Caravaggio. Da quest’ultimo, incantata dalla tecnica drammatica delle ombre e delle luci, che riporterà nei suoi ritratti pop negli anni successivi. Quest’ amore incondizionato per l’arte non frena la voglia di crescere e l’entusiasmo dell’artista nell’ esplorare questo mondo magico, tanto da iscriversi all’ Accademia di Belle Arti di Napoli, dove si laurea in pittura, realizzando una performance sul tema “la sensualità del corpo” che porterà alla tesi. L’acquisizione accademica del “mestiere” si dimostrerà già straordinaria soprattutto nei ritratti mistici che realizzerà nei primi anni nel suo studio artistico in Marcianise, che aprirà dopo aver concluso gli studi, e nel quale metterà a disposizione le sue prestazioni verso un pubblico sempre più ampio, riscuotendo notevoli apprezzamenti e vari premi di estemporanea. Successivamente abbandona gli eccessi di un sentimentalismo religioso, per passare a soggetti con varie problematiche sociali, come poveri ed emarginati e vittime di violenza. Volti di bambini e donne, isolati e con aria mesta e triste. Immagini cariche di tristezza, accentuate da colori caldi come l’ocra e le terre, e velate da ombre che nascondono il dolore e le paure. Arte significa: dentro a ogni cosa mostrare Dio, citazione di Hermann Hesse e che la stessa Maltempo cerca di manifestare attraverso le sofferenze umane. E ancora, volti di anziani che esprimono saggezza per il lungo vissuto, autoritratti e bambini diversamente abili impreziositi da un verde trifoglio per rappresentare la speranza e la vitalità degli stessi. Nel corso della sua carriera ha partecipato a varie mostre collettive nazionali, ed esposto in varie gallerie e musei importanti Campani, come il Museo D’Arte Contemporaneo del Belvedere di San Leucio(CE), Museo Magma di Roccamonfina (CE), Premio Mario Razzano Benevento (CE), Studio Arte Fuori Centro Roma, Centro D’Arte e Cultura Gamen Napoli, Galleria Il Pilastro in Santa Maria CV (CE) e l’Expò di Milano. La volontà di continua sperimentazione che ha sempre caratterizzato l’indole della pittrice, ha fatto si che creasse anche opere astratte da colori forti e vivaci. Una retrospettiva sulla pittura gestuale di Jackson Pollok, con la quale realizza grandi tele assemblate con applicazioni in foglia d’oro. Svariate sculture in creta e gesso, e scenografie per enti pubblici. Attraverso la sua passione per il disegno, il fumetto e la caricatura, ha collaborato con giornali regionali caricaturizzando personaggi pubblici e realizzato illustrazioni su vari libri di poesie incentrati sulla solidarietà. Attualmente il suo lavoro si concentra sulla Body Art. Tutto nasce dalla disoccupazione che avvolge il nostro tempo, alle varie problematiche giovanili. Un progetto fotografico Artistico: ” I colori Primari” che diventa videoclip, accompagnato da una poesia di Irene Maltempo, al quale ha partecipato il fotografo Massimiliano Monteforte e alcuni dei suoi amici artisti e non, improntato sulla forza del colore che ogni singolo giovane custodisce nel proprio Essere e che può dare vita attraverso la sua creatività, come speranza di cambiamento verso una società silente. Colori Primari, essendo la fonte di sete dei complementari. Colori Primari, essendo vivi in ognuno di noi. A questo progetto nascono successivamente varie performance, nelle quali Irene Maltempo si lascia visceralmente trasportare dalla musica, divenendo un tutt’ uno con i colori primari che lascia scorrere sul proprio corpo e su grandi tele. Un’ arte impulsiva, gestuale. Un’ Arte nell’Arte, come espressione libera e informale. L’estetica e il vero valore risiede nella figura dell’ Artista stesso, attraverso la fusione del corpo e il colore Primario come nutrimento epidermico. Un’ Action Painting che enfatizza l’atto fisico della pittura stessa, con gesti incondizionati e spontanei, che si abbandonano nelle braccia della musica. Dopo un lungo lavoro performativo sulla gestualità, nasce con vari esperimenti di prova; “VisuAria”. Il surrealismo non sono io, a differenza dell’ affermazione del celebre Salvador Dalì, ma cerco in esso la magia, la poesia, la creatività, estrema e immortale, afferma l’artista. Un corpo incorniciato, che marchia il suo volto mentre bacia i colori primari, su palloncini che lascia volare per far si che arrivi a tutti, il suo messaggio d’amore, abbandonando con essi anche il suo vero volto. Altre performance, esibite in vari teatri Campani, abbracciano temi più drammatici, come la violenza sulle donne e sui minori. In continua evoluzione la sua arte e la sua sensibilità a favore delle varie problematiche che attanagliano l’attuale società, per far si che la sua arte possa raggiungere l’indifferenza che ci cammina accanto.
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