“LA MARCIANISE CHE VORREI “: ANTONIO DE VIVO SOGNA UNA CASA COMUNALE COME GRANDE ASSOCIAZIONE CULTURALE

Una Società che si rispetti ha a cuore ogni singolo cittadino, soprattutto quelli più sfortunati. Una Società civile e educata all’amore per il prossimo, farà in modo che nessuno resti indietro e che nessuno si senta inferiore a nessuno. Lo sport e la cultura possono e devono avere parte fondamentale alla realizzazione di questi importantissimi intenti. Le Associazioni Sportive e Culturali devono mettere in atto i propositi previsti dalla totalità degli Statuti, esse hanno proprio il compito di aiutare il cittadino a trovare la propria dimensione nella società attraverso la conoscenza del Sé, attraverso la conoscenza del proprio potenziale.

Il problema è che non a tutti è consentito accedere a tali possibilità soprattutto per questioni economiche, in modo particolare in questo periodo di emergenza in cui tante famiglie sono in piena difficoltà.

Il progetto che mi ripropongo di portare avanti è proprio quello di aiutare le Associazioni Sportive e Culturali ad accogliere tra le loro fila i cittadini più bisognosi di aiuto. Queste forze preziose vanno aiutate perché se lo meritano, perché nel nostro territorio già molte di queste hanno prestato la loro opera a favore di cittadini in difficoltà a titolo gratuito.

Come aiutare queste Associazioni, pilastri fondamentali per la nostra Comunità? Con un semplice pensiero da parte delle Istituzioni:  un piccolo, piccolissimo contributo che aiuti quelle Associazioni che continueranno ad operare per il bene comune. La “Casa Comunale” invierà loro i contatti delle famiglie in difficoltà che sarebbero felici di poter far praticare un po’ di sport ai propri figli o di far studiare musica ecc. .Per ogni nominativo inviato si provvederà ad un compenso minimo da stabilire.

Il mio obiettvo, il mio sogno, è quello di fare in modo che la “Casa Comunale” divenga una sorta di grande Associazione Culturale che spinga tutti i cittadini ad acculturarsi e a cercare anche il proprio benessere psicofisico, a tutti in egual misura.

 

Inviatemi i vostri propositi alla sezione La tua voce per Marcianise del mio blog  www.micheleraucci.it
P. S: Patti chiari amicizia lunga: no tassativo ad offese, polemiche, autocelebrazioni e proclami dal sapore squisitamente elettorale, saranno automaticamente cestinati.

1 commento su ““LA MARCIANISE CHE VORREI “: ANTONIO DE VIVO SOGNA UNA CASA COMUNALE COME GRANDE ASSOCIAZIONE CULTURALE”

  1. L’impegno verso il bene comune riguarda tutti, ma dovrebbe essere il principale compito dei partiti politici e delle istituzioni. Quando la politica non è all’altezza di tale compito si ottiene non solo un’economia che non cresce, ma ancor prima e ancor più una società in cui domina l’interesse di parte che si alimenta di diffidenza e sfiducia. Non a caso i giovani intervistati vedono come principali carenze nel Paese: una scarsa capacità di riconoscere e premiare l’onestà e il valore dell’impegno personale; un allargamento delle diseguaglianze sociali e generazionali; un restringimento delle opportunità di mobilità sociale assieme ad un indebolimento della solidarietà verso chi rimane più indietro.L’offerta dei partiti si è finora soprattutto indirizzata con efficacia a catturare il consenso di chi si posiziona agli estremi, in particolare verso destra, o di chi non si colloca. Questi dati ci dicono che è soprattutto al centro che oggi si può sperimentare qualcosa di nuovo che possa aver successo nel convincere e coinvolgere le nuove generazioni. In questo spazio il mondo cattolico può agire da protagonista, se in grado di contribuire ad una nuova proposta aperta di azione per il bene comune, che guardi al futuro e resista a riedizioni più o meno nostalgiche del passato.

    Prof. Francesco Di Laora

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