Vi ripropongo un pezzo, che particolarmente durante l’estate stuzzica, intriga, e crea inevitabilmente curiosità ed interesse : ” Venerdì scorso, come è mia piacevole abitudine settimanale, sono andato al mercato di Marcianise per la provvista di frutta e verdura. Dopo aver acquistato insalata, arance, pesche e pere mi sono avvicinato alla bancarella del mio frutto preferito, ne divoro anche 2 Kg al giorno: “o melon e fuoco” come si dice dalle nostre parti. Avendo tutti tutto lo stesso prezzo, scaltramente ho individuato quello che ai miei occhi sembrava il più grande e chiesto al venditore di imbustarmelo visto il peso non indifferente. “Non prenda questo- ha esclamato improvvisamente il venditore- perché è femmina. Non faccia l’errore che commettono tutti ossia di considerare le dimensioni piuttosto che il sapore ed altre caratteristiche ”. A dir poco meravigliato, prontamente ho ribattuto: “Ah si, l’anguria ha anche un sesso, sono curioso di capire come fa a distinguerlo. Sarebbe così gentile da spiegarmelo”? “Certo- ha risposto il cortese venditore- vede l’estremità di quest’anguria, ove convergono tutte le linee. Noterà certamente che son più strette rispetto a quest’altro, il che vuol dire che è maschio”.“ Adesso ho capito- ho replicato- ma per quale motivo dovrei prendere un’ anguria di sesso maschile e non femminile”? “Con il gusto più o meno siamo lì- ha fatto notare l’esperto venditore- ma quello maschile ha meno semi ed è più compatto”. Il venditore è stato così convincente da meritare la mia piena e incondizionata fiducia. “ Ok seguirò il suo consiglio- ho risposto con aria soddisfatta-lo proverò e le farò sapere la prossima settimana”. Così in una doppia busta ho caricato la mia gigantesca anguria di sesso maschile e ho fatto ritorno a casa. Lungo il tragitto ho pensato:” E’ proprio vero nella vita c’è sempre da imparare ed io oggi, grazie alla lezione sul sesso delle angurie, ho ampliato le mie conoscenze.”
P.S: le foto sono della mia anguria maschile.