Veti incrociati, ambizioni personali, interessi elettorali non consentono ai tanti strateghi ed esperti di ingegneria elettorale di trovare la quadra sui confini delle coalizioni e i loro leader. Ad ogni incontro sembra la volta buona, ma puntualmente i conti non tornano: imbarcare Tizio fa perdere Caio; Sempronio ha tutte le carte in regola, però vuol fare tutto da solo; una lista troppo forte rischia di lasciare a piedi i promotori; conviene elettoralmente riconoscere la leadership a Tullia o a Camillla? Ad ingarbugliare ulteriormente il rebus, le elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale. Buona parte degli ideatori, dei colonnelli e degli ambasciatori delle liste che fanno politica ed hanno la legittima aspirazione ad una brillante carriera, sono legati a doppio filo ai candidati alle regionali, ragione per cui hanno l’esigenza di formare liste il più possibile compatte sul nome di quel consigliere piuttosto che dell’altro. Trovare il minimo comune denominatore tra tutti questi fattori, è francamente arduo. Io , però, che ho fatto mio l’aforisma di Tonino Guerra “L’ottimismo è il profumo della vita”, sono certo che tra una valutazione e l’altra, la classe politica locale riuscirà a trovare una sintesi che accontenti tutti e consenta a Marcianise di vivere una nuova stagione.