Se non ora, quando?
Ieri durante un incontro con Sergio Costa, vicepresidente della Camera dei Deputati, già Ministro dell’ambiente ho discusso a lungo delle criticità dei nostri territori ormai martoriati da anni.
La recente sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani che condanna l’Italia per l’inadeguata tutela della salute dei cittadini nella Terra dei Fuochi, ci pone di fronte a una realtà che non possiamo più ignorare.
Marcianise, cuore pulsante dell’area casertana, è uno dei simboli di questa lotta, una città che da anni convive con le conseguenze devastanti di inquinamento, sversamenti illegali e mancanza di interventi concreti, cumuli di rifiuti che spuntano come funghi velenosi nelle nostre campagne.
Questa, cari concittadini di Marcianise, è la nostra quotidianità. Una quotidianità che ci hanno imposto e che continuiamo a subire, nonostante le promesse fatte.
Come ha dichiarato l’europarlamentare Danilo Della Valle in una recente intervista, è tempo di agire con decisione. Le sue parole sono chiare: lo Stato ha fallito. Le responsabilità di ieri pesano sul presente, ed ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per garantire che i fondi destinati alle bonifiche siano usati correttamente e che ci sia un monitoraggio rigoroso.
Non possiamo permettere che, come in passato, l’incapacità politica e l’illegalità vanifichino ogni sforzo.
Pochi giorni fa, anche l’Onorevole Auriemma in Commissione Bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti ha ribadito che quella della Terra dei Fuochi non è più solo un’emergenza ambientale, ma oggi è soprattutto un’emergenza sanitaria.
Bisogna con urgenza agire su più fronti, a partire dalle bonifiche che i cittadini aspettano da anni e che non sono più rinviabili. Serve una maggiore trasparenza, i cittadini devono conoscere la realtà dei nostri territori e non tenuti all’oscuro con dati poco chiari.
Marcianise, con la sua lunga storia di impegno civico, ha visto generazioni di cittadini battersi contro l’indifferenza delle istituzioni. Le campagne di sensibilizzazione, le denunce pubbliche e le mobilitazioni non sono mai mancate, ma il cammino è ancora lungo. La città, un tempo nota solo per la sua laboriosità e per il dinamismo economico, oggi lotta per riappropriarsi del diritto alla salute e un ambiente sicuro, e invece si ritrova tumori in aumento, falde acquifere contaminate, aria irrespirabile e decine di siti di sversamento illegale.
Sergio Costa, figlio ed orgoglio di questa terra martoriata, ha presentato numerose interrogazioni parlamentari che hanno squarciato il velo dell’omertà istituzionale, ha denunciato con forza questa emergenza, ha chiesto numeri, risposte, interventi. Ha puntato il dito contro i ritardi, i dossier nascosti, i fondi stanziati e mai utilizzati.
Eppure, il silenzio delle istituzioni ha risposto con la stessa sordità di sempre.
Le sue interrogazioni hanno svelato ciò che noi cittadini conosciamo bene: il 77% dei campioni di terreno analizzati nella nostra zona presenta livelli di inquinanti superiori ai limiti di legge. Diossine, metalli pesanti, PCB: un cocktail mortale invisibile che ci sta avvelenando.
Abbiamo bisogno di bonifiche reali, di controlli efficaci, di risorse utilizzate per ciò che servono: restituire dignità e salute alla nostra terra.
Marcianise merita un futuro diverso, fatto di speranza e non di paura, di opportunità e non di malattie.
Saremo impegnati come forza politica del territorio nella programmazione di eventi ed iniziative che vedranno la partecipazione delle massime espressioni politiche territoriali, provinciali e regionali, nazionali ed europee e non ci fermeremo finché la nostra amata terra non tornerà a respirare.
Comunicato