Il 14 e 15 maggio prossimi poco piu’ di 31 mila marcianisani sono chiamati alle urne per eleggere il sindaco, dopo la fine anticipata dell’amministrazione comunale per le dimissioni di 14 consiglieri comunali. A contendersi la fascia tricolore sono l’odontoiatra Lina Tartaglione e il medico di famiglia Antonio Trombetta, due professionisti che godono di buona fama in città per capacità, correttezza e serietà, qualità assai rare negli ultimi tempi in ambito politico. Si è arrivati ai loro nomi dopo estenuanti trattative tra i partiti e i gruppi politici locali, l’incontro e scontro tra diversi consiglieri regionali e il beneplacito di alcuni parlamentari perché Marcianise è una realtà che conta in termini economici, elettorali ed ha un certo peso in alcuni enti (Asi, Consorzio Idrico per citarne alcuni). Anzi possiamo dire, accettando serenamente il rischio di essere smentiti, che la scelta e’ stata condizionata più dalle influenze esterne sposatesi a livello locale con lo sfrenato carrierismo politico di qualcuno o l’irrefrenabile desiderio di qualcun altro di assecondare il nuovo establishment politico, che dalla generale volontà della politica marcianisana. A scanso di equivoci, precisiamo che tutto sommato è andata bene a Marcianise perché in questo “Giuoco delle parti “ parafrasando il grande Pirandello, sono toccate 2 belle persone alla città, poteva andare peggio, decisamente peggio. Se Lina Tartaglione o Antonio Trombetta metteranno su una squadra forte, coesa, laboriosa e opereranno in autonomia, in continuo e aperto confronto con l’entourage politico e la città, ma sempre pronti a prendere le necessarie decisioni, condanneranno al fuoco dell’inferno gli uccellacci del malaugurio che scommettono su pochi mesi di attività amministrativa e faranno compiere a Marcianise quel salto di qualità che merita per le sue enormi risorse e potenzialità.