Ecco le sue regioni:”Quanto accaduto nell’ultimo consiglio comunale non può non avere le proprie naturali conseguenze politiche.
La mia dignità di uomo, di professionista e di Sindaco di una Città che merita di essere rappresentata a testa alta (e in altro modo non potrei) non è negoziabile per una poltrona.
La quale, come sovente ho ripetuto, per me non vale nulla. Mentre vale tutto poter ben operare per la collettività.
I ricatti politici, le solite manfrine, esternazioni pedestri e confuse, di livello culturale che rimetto a voi valutare, non condizioneranno mai il mio mandato. Che o sarà pieno, consentendomi di realizzare il programma premiato dai miei concittadini, o – semplicemente – non sarà.
Io credo che anche questo sia un valore etico-politico di coerenza, di lealtà e – se mi si permette – di coraggio.
Intendo dunque, quale mio primo atto della giornata di domani, procedere alla revoca delle deleghe affidate all’assessore di riferimento di un gruppo consiliare rivelatosi specioso e inaffidabile.
Per doverosa conoscenza dei miei concittadini e per la piena trasparenza del quadro politico, che per me non si delinea nelle chiuse stanze delle segreterie ma davanti a tutti, in Consiglio comunale o per atti.