MARCIANISE, MORIELLO:” IN ASSENZA DELLA POLITICA, CI SI INTESTA PRESUNTE VITTORIE E INAUGURAZIONI”

AD AFFERMARLO E’ RAFFAELE MORIELLO , CANDIDATO ALLE SCORSE AMMINISTRATIVE NELLA LISTA “MADES MARCIANISE DEMOCRATICA E SOLIDALE” CON CANDIDATO SINDACO GAETANO MARCHESIELLO, IN UN INTERVENTO CHE PUBBLICO QUI DI SEGUITO:

“Negli ultimi tempi è andato via via scemando il significato proprio della Politica, ovvero quel compito che ogni persona ha all’interno della comunità di occuparsi, in qualche modo, di come viene gestito la cosa pubblica e come è possibile migliorare il luogo in cui vive. Per analogia, amministrare una comunità equivale a gestire la propria abitazione, valutando le necessità, eliminando gli sprechi, migliorarne la vivibilità ed il confort. Orbene, sembra che questo periodo storico sia caratterizzato da una pubblicità demenziale di urlatori, i quali fanno a gara a chi ha il timbro di voce più alto per surclassare gli altri concorrenti.Si assistono a sbandieratori di vittorie per rimozioni di cumuli di rifiuti, che ahimè, dovevano essere rimossi anni addietro in silenzio e con un pizzico di vergogna, si pubblicizza l’inaugurazione di un sottopasso, vera e propria trappola mortale per gli automobilisti, si proclamano asfaltate di strade, scoprendo solo pochi giorni dopo, che un flipper contiene meno buche rispetto alla strada rastrellata, si evidenza l’indubbia indecenza di una rotatoria data in gestione ad un privato, mentre fioccano provvedimenti amministrativi discutibili.  In queste condizioni, inesorabilmente si creano tre categorie: i delusi e gli arrabbiati ed i rassegnati. Sgombrando il campo dalla delusione, dall’arrabbiatura e dalla rassegnazione, stati d’animo che inevitabilmente allontanano le persone dall’interesse della politica, bisogna tornare con viva speranza e concretezza a tutelare il benessere della collettività sul piano culturale, organizzativo e civile, mettendo in campo ogni sforzo per ravvicinare e recuperare l’individuo alla pratica politica, unico ed indispensabile mezzo per la ricerca del bene comune, lasciandosi alle spalle la visione di tante e troppe lune nel pozzo.  Concludendo, il nostro sforzo è dapprima recuperare la Speranza, quest’ultima citata da Sant’Agostino veniva idealizzata in due figli bellissimi: “la rabbia, che significa vedere le cose come sono, e il coraggio che significa, invece, vedere le cose come potrebbero essere e, quindi, decidersi a cambiarle”.