Non di rado pensiamo che certe incongruenze e distorsioni appartengano solo alle realtà provinciali , mentre sono lo specchio fedele del più largo, convulso, contraddittorio panorama nazionale. Per rendersene conto , basta uno sguardo fugace a quanto accade politicamente dalle nostre parti e fare il giusto raffronto: come a livello nazionale, anche a Marcianise buona parte del centro sinistra continua a peccare di , a non incontrare la gente coi loro problemi reali e quotidiani, a creare correnti e correntucce,gelose custodi della verità. Un’alleanza di centro-sinistra che intende essere la risposta alle semplificazioni illusorie di una destra che accarezza gli istinti e le paure degli elettori, non può e non deve limitarsi a iniziative estemporanee o a incontri di ragioneria elettorale, ma si fa carico della vita nelle periferie, incontra il tessuto produttivo locale e le numerose associazioni cittadine per condividere idee, suggerimenti, proposte. Una sinistra che quanto meno vuole giocarsela in termini elettorali, abbandona la sindrome della “prima donna” e cerca di trovare la quadra su un candidato unico ,valente e competitivo da contrapporre a un centro destra apparentemente coeso e compatto. A prescindere dalle foto di circostanza con baci, abbracci e il caloroso brindisi natalizio, cova il fuoco sotto la cenere dal momento che sono in tanti tra ex consiglieri e sindaci, a voler salire sullo scranno più alto di Via Roma. Chissà se poi, a presentarsi come il jolly in una partita a poker tra le volpi del centrodestra, non si presenti qualcuno di inaspettato?