E’ più forte di me, non ci posso far nulla: almeno una volta al mese devo far visita al camioncino ambulante per assaporare l’inconfondibile, fresco, gustoso sapore de “O per e o muss”. Dite quel che volete, ma quello fatto in casa non ha la stessa squisitezza. “O pèr e ‘o muss” è una specialità culinaria campana , in particolare dell’Agro Nocerino Sarnese e di Napoli, derivante da una tradizione popolare povera, fatta da gente che non buttava via nulla, e si prepara attraverso il piede di maiale (‘o pèr) e il muso di maiale (‘o muss). Queste frattaglie vengono depilate, bollite, raffreddate, tagliate in piccoli pezzi e servite fredde condite con sale e succo di limone. Tra le frattaglie che compongono il piatto, oltre a quelle già menzionate spesso vengono aggiunte anche utero di mucca, retto, i quattro stomaci del vitello tra cui la trippa e i piedini del capretto. A volte il condimento de ‘o per e ‘o muss prevede (a scelta del cliente) anche l’aggiunta di finocchi, lupini, olive, peperoncino. Diffuso in tutta la Campania si trova nelle macellerie, mentre già preparato è reperibile nelle botteghe tradizionali. Ma è diffuso soprattutto nelle postazioni ambulanti di cibo di strada, come banchetti o carretti, mezzi motorizzati e ape car. Per salare ‘O pèr e ‘o muss, veniva usato dagli ambulanti un utensile particolare che oggi è sempre più raro vedere, un corno di bue bucato all’estremità.
Preparazione:
dopo aver bollito depilato e bollito le frattaglie, con un coltello molto affilato tagliare delle fettine sottilissime come il prosciutto, sistemare le fettine di muso e piede in un piatto piano, oppure, secondo la tradizione, versarli in un classico cuppitello, in pratica un cono di carta oleata. Infine condire con sale, limone e “ O pèr e ‘o muss ”, il cibo di strada per definizione (al mondo d’oggi rientra nella categoria del fast food) è servito.