Che cosa è il tricloroetilene riscontrato nei pozzi di Marcianise? Quali danni provoca alla nostra salute? E come si puo’ rimediare?

 

Dopo il recente sequestro di 22 pozzi nell’area dell’ex stabilimento della Nokia Solution and Network Spa a Marcianise su richiesta del Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sulla base delle relazioni tecniche dell’Arpac enzo letiziache denunciano l’alto tasso di contaminazione delle acque per la presenza di solventi organici aromatici ed idrocarburi clorurati, abbiamo chiesto al dott. Vincenzo Letizia che ha studiato la cancerogenicità del tetracloroetilene, nelle vesti di specialista in Medicina del Lavoro, di delucidarci su una questione di scottante e drammatica attualità.

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L’idea perversa del male minore e l’ipocrisia degli elettori

Da un po’ di tempo vo’ maturando l’idea che l’Italia sia non solo il Belpaese di poeti, santi, navigatori ma anche di ipocriti. E la turbolenta vicenda di Marino non fa altro che rafforzare questa mia convinzione. Mi chiedo come sia marinopossibile che fino a quando non esplodeva il caso delle spese di rappresentanza con la carta di credito del comune sollevata dal M5S e Fratelli d’Italia, l’ex sindaco di Roma, era considerato per buona parte dei suoi cittadini e dell’opinione pubblica, persona perbene, incapace a livello amministrativo, superficiale e leggermente avvezzo alla bugia ( viaggio a Philadelphia su invito del Papa, cena a ristorante con la comunità di sant’Egidio). E’ bastato poi che Marino, senza più una maggioranza in consiglio comunale e con la sola carta del favore popolare da giocare, abbia messo a segno un paio di ottime mosse di forte ed efficace impatto comunicativo, la restituzione dei 20.000 euro e la teoria del presunto complotto ordito dalle lobbieS e i poteri criminali per sovvertire il  voto democratico( di memoria berlusconiana e sempre gradita agli italiani), che ad un tratto si è ritrovato dalla sua parte tanti, che un giorno se ne sarebbero sbarazzati ben volentieri di lui e oggi manifestano, piangono si strappano i capelli per la sua causa. A noi questo balletto dell’ipocrisia non piace e perciò la diciamo nuda e cruda come la pensiamo su Marino: siamo uomini di buona fede perciò crediamo che l’ex sindaco ha davvero combattuto le infiltrazioni mafiose-camorriste in Campidoglio; non ha avuto un comportamento del tutto consono al suo ruolo istituzionale, ma da convinti garantisti ci auguriamo che riesca a pertinifornire adeguate spiegazioni riguardo alle spese di rappresentanza e ne esca indenne dall’inchiesta della magistratura per peculato;  resta un pessimo amministratore a detta di tanti cittadini e miei amici che risiedono a Roma ed è infine, a nostro umile avviso, meno ingenuo di quel che vuol far apparire. Per dirla senza giro di parole, pensiamo che Marino scaricato dalla politica, tartassato dai mass media, farà leva sul consenso popolare per tornare sul palcoscenico della politica. Forse sbaglieremo, ma la controffensiva lanciata ieri a Renzi “ Il sindaco lo scelgono i romani”, va in questa direzione. Altro aspetto della politica italiana, a noi particolarmente indigesto è la logica del meno peggio o del male minore:” Marino deve restare perché gli altri hanno fatto più schifo”. Consentiteci, perché dobbiamo sempre ricorrere a confronti al ribasso e mai al rialzo? Senza scomodare la Germania dove un ministro si dimise per aver scopiazzato una tesi di laurea, l’Italia è ricca di esempi di grande onestà e correttezza: uno per tutti, Sandro Pertini. Dell’ex presidente partigiano ci piace ricordare questa frase:”Dicono che un partito moderno si deve ‘adeguare’. Ma adeguare a che cosa, santa Madonna? Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo. Meglio allora il partito non adeguato e poco moderno. Meglio il nostro vecchio partito clandestino, senza sedi al neon, senza segretarie dalle gambe lunghe e dalle unghie ultralaccate… Dobbiamo tagliarci il bubbone da soli e subito. Non basta il borotalco a guarire una piaga. Ci sono i de angelisladri, gli imbroglioni? Bene, facciamo i nomi e affidiamoli al magistrato”. Chi vuol intendere, intenda. Il vento dell’ipocrisia imperversa su Roma, ma anche su tante altre città da nord a sud dello stivale. Prendi Marcianise, ad esempio, dopo la caduta di Caserta, Aversa e Santa Maria Capua Vetere che scricchiola, fra poco assurgerà a caso nazionale per i ripetuti e falliti tentativi di mandare a casa il primo cittadino. L’ultimo in ordine di tempo la scorsa settimana quando il segretario del Pd, Angelo Raucci, riprende in mano le redini della mozione di sfiducia e contatta i probabili firmatari per darsi appuntamento dal notaio. Sembra la volta buona eppure una tempestiva soffiata ad un giornale on line manda tutto all’aria. Chi è stato e perché? I maggiori indiziati sono due consiglieri comunali, di cui uno del Partito Democratico. Andare a fondo di questa vicenda è più che doveroso, perché se fosse accertato che la angelo rauccifuga di notizie sia venuta dal Pd, vorrebbe dire che anche nei democratici al di là dei proclami pubblici e iniziative di sfiducia, c’è qualcuno che non vuole andare al voto. Noi però, non abbiamo nessun interesse ad avvelenare un clima politico già segnato da polemiche, dubbi, furiose contrapposizioni e perciò chiediamo direttamente al segretario del Pd, Angelo Raucci, come son andate le cose.” E’ da 2 anni che instancabilmente il mio partito cerca di mandare a casa questo sindaco-spiega Angelo Raucci- ma puntualmente riesce a trovare i numeri per tirare a campare.  Riguardo al caso specifico della scorsa settimana, non nutro alcun dubbio sui 4 consiglieri del Pd, Alberto Abbate, Filippo Fecondo, Telia Frattolillo e Pasquale Pero e francamente mi risulta difficile individuare il partito o consigliere che ha avvisato il giornale”. A questo punto il mistero si infittisce e assume i contorni di un giallo. Fateci passare, adesso, una piccola ma doverosa digressione: quando è a rischio la salute pubblica non c’è colore politico, differenza ideologica o posizione che tengano, perciò auspichiamo che difronte al grave problema dei pozzi inquinati, tutte le forze politiche e il sindaco De Angelis facciano fronte comune, investano della questione il Prefetto e tutti i parlamentari del territorio per far piena luce sull’intera vicenda e individuare tempestive misure. Quanto sta accadendo in questi giorni, non fa altro che turbare violentemente la nostra serenità, già messa a dura prova da un articolo del 2013 riapparso ieri sui social intitolato “Ministero della salute: ecco i 44 siti più inquinati d’Italia. Rischio tumori per 6 milioni di Italiani” in cui figurano anche Marcianise, Capodrise ed hinterland.

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Le leccornie del nostro mondo

Una donna nuda  a gambe aperte sul letto mentre il Papa appare in tv, una ghigliottina trasformata in altalena con un bimbo che si dondola, un transessuale col seno in mostra, splendidi paesaggi di campagna, una Escort che fa il bisogno in campagna, una gomma d’auto percorsa da animali. Ieri sera a Spazio Corrosivo in via Foglia 65 a Marcianise, …

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L’ex sindaco di Capodrise, Angelo Crescente: “ Il campo sportivo è stato solo un alibi morale per liberarsi di un sindaco troppo scomodo”

 

 

6In un’intervista esclusiva al nostro blog, Crescente parla a 360 gradi da chi e cosa ha determinato la fine anticipata della sua amministrazione, passando per i suoi rapporti con Salvatore Liquori, sino ad arrivare al suo impegno politico per il futuro.

 

  1. Come se la passa dopo la sua defenestrazione da parte di 7 consiglieri comunali di cui 4 ( Sossio Colella, Antonio De Filippo, Angelo Maietta e il vicesindaco Silvano Ferraro) della sua stessa maggioranza? Rancori, rimorsi, rimpianti?

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Dio o l’uomo ha stabilito il celibato dei preti? E c’è un legame tra celibato obbligatorio e pedofilia?

preteE’ un tema che da diversi anni stuzzica la mia curiosità perché abbraccia diverse discipline o ambiti (religione, storia, letteratura), investe la persona nella sua dimensione più intima ed ha importantissimi risvolti in ambito sociale. Innanzitutto occorre chiarire che cosa intende la religione cattolica per celibato. All’anagrafe e nel linguaggio comune per celibe si intende chi non è sposato, mentre nel significato cattolico il concetto di “celibato” è strettamente legato a quello di “castità”. Per dirla con parole semplici il celibe, in senso comune, non ha contratto matrimonio però può avere rapporti sessuali con chi vuole, frequentare e innamorarsi, invece il prete deve vivere nella castità totale, cioè non solo astenersi da qualsiasi rapporto sessuale, ma anche avere un cuore puro, un cuore libero anche affettivamente, perché è consacrato al Signore. Per violare il celibato, dunque, basta semplicemente che un prete scambi delle carezze o baci con un potenziale partner. A questo punto sorge spontaneo chiedersi:” Chi ha istituito il celibato per i preti e per quale motivo”?

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