Più che buona norma dovrebbe essere doveroso, a mio modesto parere, per i rappresentanti informare i cittadini sulla loro azione, soprattutto quando assumono decisioni particolarmente rilevanti per la vita quotidiana dei cittadini o cambiano casacca. Ed invece, nel nostro Paese tanto splendido quanto ricco di contraddizioni e paradossi , non accade quasi mai. Non l’avverte come un obbligo verso la gente, il premier Matteo Renzi, che continua a spararla grossa sul drammatico problema dell’immigrazione che rischia di far collassare l’Italia, ma poi puntualmente fa dietrofront senza spigarne le ragioni. Aveva accennato ad iniziative forti, se nel consiglio Europeo del 25 giugno non fosse passato l’accordo delle quote ed altri interventi tangibili a favore dell’Italia, ed invece difronte alla netta chiusura dei partner europei ha alzato i tacchi e si è limitato a dire : ”Se questa è la vostra idea di Europa, tenetevela”. Evidentemente c’è dell’altro che non c’è dato sapere. Confidiamo comunque, in un riscatto d’orgoglio patriottico dell’ultim’ora.
Parimenti la sinistra interna del Pd dovrebbe illustrare agli insegnanti,