Se la mettiamo in termini di suspense o effetto sorpresa, come più vi aggrada, i partiti di Marcianise sono dei veri campioni. Se invece, la poniamo sul versante del rispetto per gli elettori, il giudizio cambia decisamente. A poche ore dal delicatissimo voto sul bilancio, impazzano le scommesse in città sul destino politico di De Angelis. Qualcuno punterebbe tutti suoi averi sulla salvezza del sindaco, grazie ad un solo voto di scarto rispetto al quorum previsto per la sfiducia che è di 13 consiglieri comunali su 24; qualcun altro invece, convinto che dopo Caserta e Aversa sia la volta di Marcianise, impegnerebbe le sue disponibilità sull’elezioni anticipate a causa di 2 consiglieri comunali che cambieranno idea all’ultimo momento. A noi francamente non hai mai interessato il gioco delle scommesse e ci rammarica solo che, a qualche giorno da un appuntamento decisivo non solo per il destino politico dei consigliericomunali e del governo cittadino, ma per le sorti di tutti i 40000 mila cittadini, nulla è trapelato delle trattative, possibilità di accordo o interruzione dell’esperienza amministrativa. Per dirla con parole semplici, eccetto la consigliera comunale Maria Delle Curti e il suo movimento civico “Per Marcianise”, nessuno dei consiglieri comunali e forze politiche presenti in consiglio comunale si son prese la briga di esplicitare la propria linea politica e il consequenziale voto sul bilancio. Come se fosse una vicenda di stretta, esclusiva pertinenza e interesse della politica, per cui i cittadini ne saranno informati solo a cose fatte. Prima di proseguire nel ragionamento, consentiteci solo una piccola riflessione riguardo alle dichiarazioni della Delle Curti, bollate da diversi politici solo come un escamotage politichese per confermare la fiducia al sindaco, ma che in realtà a nostro modo modesto parere contengono tra le riga qualcosa di nuovo e interessante. La Delle Curti, dichiara testualmente :”Signor Sindaco noi non ci stiamo! E’ un modo di fare politica che non ci appartiene. Nonostante ciò siamo disponibili, nell’esclusivo interesse della città, a votare un “bilancio tecnico” alla sola condizione che questo venga accompagnato da un valido progetto amministrativo per i prossimi sei mesi realizzato da una giunta di esperti, MARCIANISANI, slegati dai partiti e sostenuta da consiglieri e partiti di “buona volontà”. Alla scadenza di tale tempistica, ovverosia in primavera, procederemo ad una verifica seria e attenta circa i risultati conseguiti e in relazione a questa decidere le sorti dell’attuale amministrazione e del relativo consiglio scegliendo tra il prosieguo o il doveroso ritorno alle urne”.
Se le parole non sono foglie al vento, questo vuol dire che anche Il vicesindaco Accinni, che è uscito indenne da ogni bufera politica e avvicendamento in giunta, deve fare armi e bagagli? E se fosse così, è una posizione della sola Delle Curti o concordano altre forze politiche? Ed infine : la sostituzione di Accinni, può essere una delle questioni più spinose sul tavolo delle trattative per la ritrovata concordia nel centrodestra? Il mistero si infittisce e sarà svelato solo lunedì sera al momento della votazione sul bilancio.
Mentre a Marcianise la passione per il romanzo giallo o il gioco delle 3 carte, in queste circostanze il confine è davvero labile, a Capodrise invece il Pd decide di prendere parte alla partita delle prossime comunali a carte scoperte.
“Già a partire dalla prossima settimana-spiega Pietro Di Bernardo, segretario dei Democratici- le riunioni non saranno più ristrette al direttivo, ma allargate agli iscritti perché adesso si entra in una fase cruciale per il destino di Capodrise. Per quanto riguarda, i rapporti con gli altri partiti e le future alleanze, i primi approcci avverranno unicamente su contenuti e specificamente, non su mega progetti ma su piccoli e incisivi interventi per migliorare la vivibilità nella nostra comunità. E’ sotto gli occhi di tutti- ha aggiunto il segretario- che Capodrise versa in uno stato di totale degrado e abbandono procurato dal gruppo Crescente, che si è esclusivamente interessato del campo sportivo e di altre grandi infrastrutture., trascurando le esigenze minime dei cittadini.”.
Per quanto concerne la possibilità di costituire alleanze e individuare una personalità capace di ricoprire il ruolo di sindaco, Di Bernardo pone dei precisi paletti.
“Con il gruppo dell’ex sindaco-conclude il segretario- a causa del bilancio negativo della sua amministrazione, non c’è alcun margine di trattativa. Con tutte le altre forze politiche, invece, il Pd unico partito realmente radicato sul territorio e primo per consenso elettorale, aprirà un confronto serio e costruttivo. Riguardo all’identikit del candidato sindaco, Capodrise non ha bisogno di servi sciocchi, ma di un soggetto di grande esperienza amministrativa, che sappia leggere e dare risposte ai problemi della nostra città”. Staremo a vedere se il Pd alle belle intenzioni farà seguire i fatti.
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