Caro primo cittadino, ho letto con estremo interesse la sua lettera e mi è parso di capire che Lei sostanzialmente imputa la fine anticipata della sua amministrazione alle contrapposizioni interne alla sua maggioranza, a un certo modo di fare politica più propensa ai favoritismi e a fare voti che a risolvere i problemi reali della gente, una minoranza unicamente protesa alle critiche di parte e senza alcuna proposta di sviluppo per la città. Lei, poi, si assume le responsabilità dei suoi errori senza citare alcuno, e infine consiglia al futuro sindaco di “aspirare seriamente a tale carica, solo se supportato da una coalizione leale, compatta e pronta a servire la città”. Le chiedo venia se non ho interpretato bene e a fondo il senso delle sue parole, ma vorrei cimentarmi in una serie di riflessioni sul suo sofferto e esaustivo ragionamento. Che Lei
sfiducia
IL SINDACO DI MARCIANISE HA DAVVERO LE ORE CONTATE?
Basta dare una sbirciatina ai giornali locali o scambiare due battute con gli strateghi e i politici cittadini di grosso calibro ( per intenderci Winston Churchill, Mitterrand, De Gasperi, Togliatti son dei pivellini al loro confronto) per giungere alla conclusione che nelle prossime ore si celebrerà il funerale politico di De Angelis. Al momento, già è stato deciso luogo e giorno dell’esequie, modalità di trasporto del feretro, dispensa dai fiori manca solo il posto della sepoltura. Gli stessi bookmakers inglesi danno per spacciato il sindaco e quotano a 1,20 la sua fine e pagano 5 volte la posta per la sopravvivenza politica del sindaco. Comunque, passando dal faceto al serio, le alte diplomazie son a lavoro e gli incontri, confronti e scontri tra i partiti, gruppi politici e singoli consiglieri comunali per decidere il destino politico della città, si susseguono a ritmo incessante . Al momento serpeggia