Domenica mattina approfittando del bel sole, io ed un vecchio, caro, acuto amico passeggiavamo per via Grillo in direzione Piazza Carità e scambiavamo due chiacchiere sulla situazione politica nazionale. A lui che prospettava da un lato il rischio che il Pd non raggiunga la soglia del 40% prevista dall’Italicum per il premio di maggioranza e dall’altro la comune volontà di Renzi e Berlusconi di votare nel 2018 per il timore di una schiacciante vittoria dei Cinquestelle in caso di elezioni anticipate , facevo notare
Tsipras
Chi troppo tira la corda, prima o poi la spezza
E’ questione di rispetto, ma anche d’intelligenza non abusare mai della pazienza altrui perché fin quando hai il vento in poppa procederai spedito, quando invece le vele saranno piatte la barca si fermerà ballonzolando un po’ di qua e un po’ di là. Non è facile tenerne conto soprattutto quando ritieni che il vento spirerà sempre a tuo favore, ma la convinzione e la volontà umana nulla possono dinanzi alla imprevedibilità degli eventi naturali. Conviene, dunque, nel corso di una traghettata sfruttare al massimo la potenza del vento, avendo però in debita considerazione che, per un capriccio del dio Eolo, potresti impiegare più tempo del previsto per raggiungere la destinazione. Chi sembra fregarsene di tutto e tutti, perché certa che l’imbarcazione tedesca non conoscerà mai una battuta d’arresto, è la cancelliera tedesca, Angela Merkel , che ieri nel corso di uno dei tanti ed estenuanti incontri per il salvataggio della Grecia, ha costretto Tsipras a porre sul tavolo della trattativa anche la sua giacca. Siamo chiari per carità : non è in discussione la legittima richiesta alla Grecia di darsi una regolatina coi conti pubblici in cambio di aiuti, ma la “sollecitazione” a compiere macelleria sociale in tempi strettissimi. Coi suoi diktat la signora Merkel, cui va la nostra particolare simpatia e gratitudine per l’attaccamento ad Ischia, pecca due volte: di onnipotenza e di memoria. Nel corso degli ultimi decenni anche la Germania, oggi indiscussa regina dell’economia europea e terzo paese al mondo per export e import, ha avuto
L’ULTIMA PAROLA SPETTA SEMPRE AL POPOLO
Nelle ultime settimane, sull’onda dell’emozionante vicenda greca, qualcuno ha scoperto, altri hanno rispolverato, altri ancora hanno riconsiderato il concetto di democrazia. Addirittura c’è stato chi, ha risuscitato l’ateniese Pericle per dare sfoggio di democrazia. Ben venga tutto questo, ma sarebbe cosa buona e giusta se quotidianamente ci ricordassimo di vivere in un sistema democratico con annessi diritti e doveri. Non so a quali considerazioni sono addivenuti questi signori che per giorni e giorni hanno compiuto uno “studio matto e disperato” sui sistemi politici, per me la democrazia è