Dalla lunga chiacchierata con la giornalista Vera Viola sul ripristino della legalità e il rilancio della città vien fuori un sindaco amareggiato per la sua limitazione di libertà, ma estremamente determinato a proseguire il percorso avviato a Marcianise nel luglio del 2016, quando la sua elezione “ha anticipato la voglia di cambiamento in Italia e per questo, lo definiscono un sindaco a sei stelle”. Marcianise, precisa con forza e orgoglio il primo cittadino nel corso dell’intervista, grazie a un riassetto funzionale della macchina amministrativa, al controllo della spesa ad esempio attraverso la denuncia dei falsi incidenti stradali e l’esternalizzazione del servizio legale, a una lotta senza quartiere alle occupazioni abusive di immobili, a un’ottima dotazione di infrastrutture e alla istituzione della Zes (zone economiche speciali ),“non è più degradata e collusa ma è diventata una città che si ribella”, “inizia a contaminare altri comuni” e talmente attrattiva sul piano degli investimenti da “poter arrivare a un tasso di disoccupazione pari a zero”. E tutto questo l’ha pagato a caro prezzo :” «Ho un grande desiderio di libertà – confida il sindaco – vivere sotto scorta è logorante”.