IL DIGESTORE ANAEROBICO: UNA NUOVA
MINACCIA!
Si riaffaccia minacciosamente sui cittadini di Marcianise, di Gricignano di Aversa e di una parte di
quelli dell’agro aversano, lo spettro del digestore anaerobico.
I rischi per la salute, in presenza di importanti fattori inquinanti, sono certificati ormai da vari
studi, come quello dell’Istituto Superiore della Sanità commissionato dalla Procura di Napoli Nord
nel 2016 e presentato nel 2019 nella sede della Procura di Aversa.
Tale mega impianto, secondo l’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente, produrrebbe un
quantitativo di emissioni atmosferiche di pm10 molto elevato, ritenute responsabili di migliaia di
morti per malattie cardiovascolari e oncologiche.
Il progetto prevede l’approvvigionamento di 110mila tonnellate di materiale organico, civile e
industriale, da trattare a fronte di un fabbisogno di 40-50 mila tonnellate di umido l’anno riferito
a tutti i 104 comuni della sola provincia di Caserta!
Di conseguenza si avrà lo stoccaggio in circa 5.500 mc di biogas in pressione dall’alto potere
detonante, ricavato dal processo di trasformazione della frazione organica, contenuti in un
serbatoio alto quanto un palazzo di sette piani con appartamenti in pianta di circa 410 mq.
Quindi un rischio di esplosione molto elevato.
Inoltre, l’impatto ambientale legato al flusso di tir, bilici e mezzi pesanti come compattatori, che
inevitabilmente fluiranno verso l’impianto e dallo stesso si allontaneranno in quantità di decine e
decine ogni ora, aggraverà ulteriormente il rischio per la nostra salute.
A seguito delle bocciature del progetto da parte della Regione e del TAR Campania su precise
motivazioni del consorzio ASI e, inizialmente anche dai Vigili del Fuoco, Ambyenta Campania, che
oggi mostra la sua vera carta di identità, la Edison Next Environment, società di Torino con un
fatturato di quasi 75 milioni di euro nel 2023, ripropone una nuova valutazione di impatto
ambientale che sarà oggetto di valutazione nella conferenza dei servizi convocata dalla Regione
Campania per il giorno 13 novembre 2024, per provare a dimostrare che l’impianto è utile alle
comunità e per nulla impattante sull’ambiente.
In realtà, come è ormai noto a tutti, la Edison ha fiutato l’affare e punta esclusivamente a fare
profitto a discapito della salute dei cittadini.
L’impianto, ricordiamolo, è a confine tra i comuni di Marcianise, lato Sud-Ovest e Gricignano di
Aversa, comuni ricadenti nell’area definita “Terra dei Fuochi”, già eccessivamente interessata da
patologie molto gravi.
Nel 2021, il sindaco, la giunta comunale e tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di
opposizione, presero ufficialmente posizione contro la realizzazione del digestore anaerobico.
È fondamentale che anche l’attuale amministrazione comunale confermi in modo netto la
contrarietà alla realizzazione di tale impianto.
Per far fronte a questa ennesima minaccia, le associazioni, i comitati e le amministrazioni
comunali hanno indetto una marcia di protesta che si terrà il giorno 8 novembre, a partire dalle
ore 9.00, che dal centro abitato di Gricignano di Aversa raggiungerà la zona industriale.
Tutta la società civile, le realtà aggregative, le istituzioni laiche e religiose sono chiamate per
essere protagonisti in questa battaglia per il diritto alla salute di tutte le comunità interessate.
Le associazioni e i comitati ambientalisti di Marcianise
Marcianiseinbici, Ass. Campania Riuso, Vivicittà, Archeoclub, Aps Pro Loco Marcianise, Asd Podistica Marcianise, Il sito, Ass.
Nuovo Leopoldo Mugnone, Risvegli culturali, Ass. Velodromo Marcianise, Campania Felix, La tavola rotonda, Ass. Giuliano
Margherita, Ass. Moto club Mascalzone, Marcianise vale, Ass. Italiana della V. Onlus, Circolo L’orto Laudato si, Forum giovani comune di Marcianise, ZTL Zero tensioni sociali, Comitato fuochi Marcianise. Altre associazioni firmatarie, non facenti parte della consulta sono Volontà Donna, ANPI Marcianise, Démos e Marcianise in Comune,Uniti per.
comunicato