Vorrei ma non posso “massacrare” il “Cyrano De Bergerac” di Raffaele Patti con Gabriele Russo e Teresa Perretta

 

bergeracAllo spettacolo “Naufraghi” di Gabriele Russo andato in scena a Caserta circa un mesetto fa , l’esuberante Raffaele Patti mi invitò al suo Cyrano De Bergerac, che si sarebbe tenuto a fine dicembre all’Ariston di Marcianise, strappandomi la promessa di una critica feroce. Dire che fu una richiesta allettante è poca cosa, perché mi diletta tanto ascoltare, osservare e punzecchiare. Così mal intenzionato, ieri sera,

non appena mi son seduto in poltrona per assistere alla sua opera, ho dapprima impugnato l’agendina, poi spalancato occhi e orecchie per individuare e annotare tutti i difetti possibili. Pensavo tra me e me: “Non sarà affatto un problema, come minimo farà pesare la sua strabordante personalità sulla storia e i personaggi”. Ero in procinto di aprire la mia agendina, quando ad un tratto sono stato letteralmente travolto dal crescendo emotivo della vicenda. L’amore silenzioso, viscerale, puro di Cyrano somigliava troppo al mio primo battito di cuore adolescenziale, con una sola sostanziale differenza: la persona amata da me non l’ha mai saputo ed è convolata a nozze con il Cristiano di Bergerac. Ho rivissuto a pieno il dolce dolore di quei momenti, quando metti da parte te stesso, i tuoi sogni, la magia dei tuoi pensieri, i tuoi affannosi respiri, i nodi in gola, il tremolio delle mani e delle gambe pur di vedere e assaporare la dolcezza nei suoi occhi.  A questo punto mi e vi chiedo: “Il teatro non deve soprattutto regalare emozioni?” Decisamente si, a mio modesto parere. Anzi vi do una chicca: dopo la visione dell’opera di Raffaele, ho deciso a 30 anni di distanza di confessare la bellezza di quell’amore a chi ho spinto tra le braccia altrui. Che dite : ”Carramba! Che sorpresa” avrebbe accolto questa storia?”. Comunque, tralasciando l’essenziale ambito emotivo, Raffaele e Gabriele son stati bravi per versatilità, intensità, espressività, mentre Teresa Perretta è stata a dir poco straordinaria, incantevole, professionale.