Caro Michele, così come ho colto il tuo appello ad intervenire sulla chiusura del Diario faccio lo stesso per quello inerente il dibattito politico locale. Parto da una premessa importante sulla quale, credo, siamo d’accordo. Il nostro paese ha bisogno di una svolta epocale capace di condurre ad un cambiamento politico, sociale, economico, culturale, assolutamente necessario. Detto ciò, venendo al merito della questione ritengo che a Marcianise, non da oggi ma da anni ormai, si discute fin troppo poco e non esistono più confronti e dibatti pubblici. Il dibattito politico è divenuto sempre più scadente perché la dialettica politica si è appiattita, quasi azzerata. Si è persa e logorata la dimensione etica e sociale della politica. Tutto questo, a mio avviso, è successo anche per la mentalità con cui in ogni tornata elettorale comunale si è arrivati a costruire le liste. Ebbene, la rinascita del dibattito politico locale sta nel rifiuto di questa mentalità, in una politica locale che deve dare una scossa a se stessa andando oltre l’autoreferenzialità ed oltre espressioni e candidature che hanno segnato ormai il passo. Questo, oggi come in futuro, deve avvenire attraverso un processo di auto-critica collettiva, di auto-ripensamento delle cose, di auto-organizzazione. Marcianise ha bisogno di un risveglio generale e collettivo, di risposte collettive e non di continue deleghe in bianco date a potenziali “salvatori della patria” che da soli non potranno mai risolvere nulla se non lottare, quasi inutilmente, contro i mulini a vento. Fin quando questo non succederà, a vario livello, allora io penso che mai si risolleverà il dibattito politico locale. Limitando, infine, il discorso all’attuale consiglio comunale penso, in maniera molto sincera, questo: l’opposizione, di cui faccio parte, deve avere quantomeno l’ambizione di guidare il dibattito politico verso orizzonti più ampi, in cui si mettano in campo prospettive per il territorio e la comunità. Deve sforzarsi di concentrare la contrapposizione su progetti, idee e visioni per la comunità. Aspirare ad un dibattito politico più alto evitando di cadere continuamente nella “trappola” della provocazione spicciola e fine a se stessa. La maggioranza, invece, deve iniziare a splendere di luce propria e non riflessa. I volti nuovi di questa maggioranza devono avere il coraggio di salire in cattedra e far sentire la loro voce perché hanno le capacità per farlo. Iniziare ad assumersi delle responsabilità (cosa che non hanno fatto sulla questione ISE e mi auguro invece faranno su quella dei manufatti abusivi) anche a costo di cozzare con l’esecutivo. Mi fermo qui caro Michele augurando a te e ai tuoi lettori una beata domenica.
Antimo Zarrillo
1 commento su “Zarrillo:”L’opposizione pensi a idee e progetti per la comunità, mentre la maggioranza non viva di luce riflessa”.”
I commenti sono chiusi.
Fino a che si pensa a riempire le liste solo con portatori di voti indipendentemente dalle capacità dei singoli candidati il livello politico purtroppo non si potrà mai elevare. Bisogna avere il coraggio di presentare liste con persone anche se non hanno un grosso seguito familiare- affaristico, ma che possono veramente voler bene la città e la nostra comunità. Per elevare il livello politico c’è bisogno di cominciare già da adesso a fare formazione poliitica-amministrativa per tutte quelli che potranno aspirare ad essere inseriti nelle liste delle prossime elezioni.